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Il magic moment di Casadei: "Io, romagnolo d'esportazione tra l'azzurro, la Premier e la piadina"

Il magic moment di Casadei: "Io, romagnolo d'esportazione tra l'azzurro, la Premier e la piadina"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 24 marzo 2024, 08:28Serie A
di Daniel Uccellieri
fonte fig.it

Ci sono i Casadei che in Romagna hanno fatto la storia e che la Romagna - con la loro musica - l'hanno resa famosa in Italia e non solo. Cesare ha la stessa missione, attraverso il pallone: da qui è partito che era bambino, qui è tornato da calciatore, trovando il giorno giusto per segnare il suo primo gol con la maglia della Nazionale Under 21, dopo averne fatti sette al Mondiale Under 20, sempre da centrocampista e sempre con Carmine Nunziata allenatore. C'erano almeno 15 persone, tra parenti e amici di Cesare, ieri al 'Manuzzi' di Cesena, più 4.000 spettatori che hanno urlato il suo nome al momento del gol che ha sbloccato Italia-Lettonia e che si sono alzati in piedi quando Nunziata lo ha richiamato in panchina.

"Segnare con la Nazionale è meraviglioso, farlo a casa lo è ancora di più - racconta Casadei a figc.it -. Forse al 'Manuzzi' avevo giocato qualche partita da piccolino con le giovanili del Cesena, ma di questo livello mai". Come Prati, anche Casadei - cresciuto nel vivaio bianconero - è stato raccattapalle, ma anche tifoso, portato allo stadio da papà Davide e mamma Elena. A casa c'è una maglia di Andrea Tabanelli, ex giocatore del Cesena e ora dj, cimelio del tempo che fu. Oggi si è ribaltato tutto, sono gli altri a chiedere le maglie a Cesare: "Le due di questa partita le darò ai miei fratelli, Ettore ed Edoardo. Ieri erano anche loro in tribuna, e non era scontato perché Ettore vive e studia in America, ma trovandosi in Italia non poteva mancare".

Anche perché di tempo per stare insieme, tutti uniti in famiglia, non ce n'è molto: Carmine Nunziata, dopo l'allenamento di scarico post-partita e a -3 dalla sfida del 'Paolo Mazza' di Ferrara contro la Turchia, ha concesso mezza giornata libera, ed è facile intuire dove sia andato Cesare. "Vivendo in Inghilterra, ho poco tempo per tornare - dice -. Ma mi basta essere in ritiro con la Nazionale, vicino Milano Marittima dove sono nato, per sentire l'odore di casa. Riesco a scendere ogni tanto, ma è più facile che vengano i miei genitori a Londra: spesso anche con i cappelletti o un pacco di piadine in valigia...". La famiglia Casadei ha dato in gestione la piadineria di Milano Marittima, dove Cesare è un idolo anche se ha solo 21 anni: "Posso sembrare noioso, ma in realtà sono sempre concentrato e non mi rendo conto di come le cose stiano cambiando: la mia vita è rimasta la stessa, sono ancora all'inizio della mia carriera e ho tante cose davanti a me".

Intorno, però, l'attenzione sul centrocampista del Chelsea (tornato a Londra a gennaio dopo metà stagione in prestito al Leicester) è cresciuta vertiginosamente: "Questa pressione non la sento, cerco sempre di fare del mio meglio con la consapevolezza di non aver fatto ancora niente. Anzi, cerco sempre di migliorarmi". Un esempio: "A Londra vedo i film e la tv solo in inglese, perché devo perfezionare la lingua. Sono arrivato in Inghilterra con inevitabili difficoltà e devo ringraziare Jorginho, Aubameyang e Thiago Silva per avermi aiutato, ora dopo un anno e mezzo va meglio ma devo pensare e parlare in inglese, anche perché l'italiano penso di saperlo abbastanza bene...".

Stesso discorso per il saper giocare a calcio e, nel caso di ieri, sapersi inserire con i tempi giusti: caratteristica che accomuna due compagni di Nazionale ma soprattutto amici, Cesare e Giovanni Fabbian. Ai tempi delle giovanili dell'Inter condividevano l'appartamento; ieri hanno condiviso la presenza nel tabellino. Nella hall dell'hotel che ospita l'Italia, durante la chiacchierata con Casadei, passa Fabbian: i due si sorridono e si capiscono al volo, come vivessero ancora sotto lo stesso tetto. "Le nostre strade, almeno quelle da coinquilini, si sono divise, ma restiamo legatissimi, come con altri compagni della Primavera dell'Inter - racconta Casadei -. Abbiamo ancora una chat dove ogni tanto ci scriviamo". Ieri, giù complimenti: per Casadei, per Fabbian, ma anche per Mattia Zanotti, autore dell'assist per il gol del vantaggio dell'Italia.

Il risultato e i gol dell'Italia sono arrivati ovviamente negli Stati Uniti, dove la Nazionale A è impegnata in due test contro Venezuela ed Ecuador guidata da un Ct, Luciano Spalletti, che ha dimostrato di avere grande attenzione verso i giovani. "Questa è una cosa è estremamente motivante per tutti noi - risponde Casadei - Sapere che il mister della Nazionale ci segue è stimolante, perché quella maglia è il sogno di tutti. Un sogno, ma anche una responsabilità: perché tutti quei bambini che ieri ci hanno acclamati ci vedono come degli esempi. E noi dobbiamo esserlo sempre".

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