Il momento giusto di Cambiaso che viaggia verso la conferma alla Juve

“È un’altra roba, questa maglia ha un peso diverso. È una grandissima società, sono molto orgoglioso di essere qui e spero di poter restare il più possibile. Ringrazio il Bologna, Sartori, mister Sinisa che mi ha voluto e mister Motta”: sono state queste le prime parole di Andrea Cambiaso da neogiocatore della Juventus. La riconoscenza verso il recente passato, la felicita e l’ambizione per un futuro a tinte bianconere.

Il “momento giusto” di Cambiaso che si ispira a Cancelo.
Tredici mesi fa la Juventus prelevava dal Genoa Andrea Cambiaso per 8,5 milioni di euro e poi, poche ore più tardi, lo spediva in prestito al Bologna per proseguire il percorso di maturazione. Un anno dopo Madama è pronta a godersi in prima persona la crescita dell’esterno classe 2000, che è parso sin da subito ben consapevole del proprio cammino: “L’anno scorso non c'ero rimasto male, era giusto così perché venivo da un solo anno di Serie A in cui non avevo neanche giocato tanto. Lo scorso anno a Bologna è servito tantissimo, penso di essere arrivato qui al momento giusto". Al posto giusto nel momento giusto dunque, con un’ispirazione non banale: “Da piccolo giocavo trequartista, da quando mi sono spostato sull'esterno ho iniziato a seguire Cancelo".

Per la Juve una risorsa: non è sul mercato.
A Torino le idee su Cambiaso sono ben delineate: l’anno in quel di Bologna è stato estremamente produttivo e ha restituito alla Juventus un calciatore pronto che viene ritenuto una risorsa a tutti gli effetti. A destra o a sinistra, capace di costruire occasioni da gol e di pensare col pallone tra i piedi. Così Cambiaso viene ritenuto parte integrante del progetto futuro e non si ragiona in termini di cessione. Poi, chiaramente, le offerte irrinunciabili valgono per tutti ma per il nativo di Genova la cifra deve essere superiore ai 25 milioni di euro. Ma intanto, anche nell’ultimo test di sabato contro l’Atalanta, ha strappato la maglia da titolare risultando tra i più intraprendenti anche col pallone tra i piedi.