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Il tempo non è alleato. Icardi e Nainggolan: il rischio è tirarla per le lunghe

Il tempo non è alleato. Icardi e Nainggolan: il rischio è tirarla per le lungheTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
lunedì 15 luglio 2019, 14:00Serie A
di Simone Bernabei

Mauro Icardi e Radja Nainggolan. In un anno il loro mondo (nerazzurro) si è capovolto e oggi, di certezze in merito al loro futuro, ne esistono ben poche. 365 giorni fa (o giù di lì) Maurito era il capitano e l'uomo simbolo dell'Inter di Spalletti pronta a tornare in Champions dopo un'assenza fin troppo lunga. Il Ninja, invece, era il colpo voluto dal tecnico di Certaldo per far fare alla squadra il salto di qualità in ottica europea. La stagione scorsa ha però raccontato una storia diversa dalle aspettative e oggi i due ex giocatori simbolo dell'Inter si trovano alla porta in attesa che gli acquirenti si convincano a fare la propria mossa.

Tournée sì e tournée no - Uno, Mauro Icardi, resterà a Milano di comune accordo con la società. L'altro, Nainggolan, partirà con il resto del gruppo per la trasferta asiatica, anche se Antonio Conte ha fatto chiaramente capire al belga che niente cambierà per quanto riguarda la sua situazione. Insomma, a prescindere dalla voglia del giocatore di farsi riaccogliere nel progetto tecnico e dai cori dei tifosi in suo sostegno, l'Inter continua imperturbabile a percorrere la propria strada. Quella della cessione, ovviamente.

Il rischio reale di tirarla per le lunghe - 110 milioni è la clausola rescissoria di Maurito. 38 milioni, invece, è la cifra complessiva pagata dall'Inter alla Roma solo un anno fa per portare il Ninja a San Siro. Una precisazione dovuta per far meglio capire la complessità della situazione che l'Inter dovrà fronteggiare nelle prossime settimane.
La clausola a tre cifre dell'ex capitano oramai esiste solo per le cronache, dopo le ultime vicissitudini infatti è totalmente fuori da ogni dinamica di mercato. L'Inter ufficiosamente l'ha già scontata chiedendo, a chi interessato, fra i 60 ed i 70 milioni. Ma la scarsezza di potenziali acquirenti (per ora si sono mossi con convinzione solo Juve e Napoli) fa sembrare anche questa richiesta fin troppo alta. L'aver emarginato il giocatore dal progetto tecnico da una parte ha protetto la squadra, dall'altro ha tolto potere contrattuale alla società. E logicamente gli acquirenti o i presunti tali hanno tutta l'intenzione di aspettare ancora qualche settimana per sforbiciare ulteriormente questa richiesta, col rischio reale e concreto (per l'Inter) di portarsi dietro la grana Icardi fino alle ultime battute del calciomercato.

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