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Inter, Sanchez e i 15 minuti di Conte. Ma Lautaro e Lukaku avevano fatto 41 gol in due

Inter, Sanchez e i 15 minuti di Conte. Ma Lautaro e Lukaku avevano fatto 41 gol in dueTUTTO mercato WEB
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mercoledì 10 aprile 2024, 18:25Serie A
di Andrea Losapio

"I campioni sono così". È la frase di Alexis Sanchez che è diventata un meme, ma che aveva un significato più profondo. Cioè che il cileno era chiamato a cambiare le partite in corso e non c'era possibilità di partire da titolare in una stagione come quella dello Scudetto di Antonio Conte, vinto con molto anticipo dai nerazzurri ma che ha vissuto qualche momento di difficoltà, in particolare in una partita con il Torino: da 0-2 a 4-2 con il sudamericano che suonava la carica, oltre al gol dell'1-2 con assist e giocate che hanno cambiato il modo di influire sul match.

In quell'anno erano arrivati sette gol in 30 presenze, in una stagione con Lukaku a quota 24 e Lautaro, da seconda punta, a 17. Dura trovare più spazio in un attacco così, al netto del ricordo di Sanchez che all'OM ha dimostrato di essere ancora in grado di determinare, venendo richiamato proprio dall'Inter.

Le parole di Alexis Sanchez."Avevo 15 minuti per dimostrare a Conte che potevo essere migliore degli altri. Quindici minuti nel calcio sono molto complicati. Arrivavo due ore prima per l'allenamento e iniziavo a correre per 15 minuti, così che quei 15 minuti diventassero 100, 1000. Perché non è facile riscaldarsi ed entrare, soprattutto se giochi contro la Juve, è difficile. Ero carico per quei 15 minuti. Mi sono detto "amo questo sport e poiché amo questo sport voglio dimostrarlo all'allenatore in 15 minuti". Nemmeno i migliori giocatori del mondo lo fanno. Col Parma perdevamo 1-0. Entrai. Gol e assist per Lautaro. Vincemmo 2-1. La partita successiva, partii titolare. Non avevo margine di errore. Sapevo che se avessi sbagliato un passaggio Conte mi avrebbe tolto. Feci due gol. Lui venne, mi strinse la mano e niente più".

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