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L'eterna spalla di Shevchenko ha la sua notte di gloria: così Rebrov ritrova il suo cuore

L'eterna spalla di Shevchenko ha la sua notte di gloria: così Rebrov ritrova il suo cuoreTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 28 ottobre 2020, 14:15Serie A
di Marco Conterio

Sergiy Rebrov ha vinto da allenatore della Dinamo Kiev due campionati, due coppe, una supercoppa. Ha vissuto giornate di gloria ma nell'immaginario collettivo è sempre stato preceduto da un bagliore dorato. Quello di Andryi Shevchenko, Pallone d'Oro e pure catalizzatore d'attenzioni nella sua storia. Hanno disegnato calcio e fatto la storia del proprio paese e anche della Dinamo, da calciatori, ma Sergiy è sempre arrivato dopo, nella filastrocca, nelle menti, nell'immaginario. Shevchenko e Rebrov. Spalla, secondo, d'argento, nonostante titoli e gloria.

Scelta di vita Sergyi Rebrov ha il record di gol in Europa con la Dinamo Kiev. Lì gioca dal '92 al 2000 e poi cerca dentro quel coraggio che gli era mancato in quegli otto anni. Lascia l'Ucraina, lascia il suo paese, lascia casa. Va in Inghilterra al Tottenham e al primo anno, in degli Spurs che erano ben lontani da quelli dei fasti recenti, va pure in doppia cifra. Al secondo stecca, va in Turchia ma segna solo 4 reti in 38 partite al Fenerbahce, nonostante una Superlig vinta. Il West Ham prova a rilanciarlo nel 2004, fa solo due reti e resta senza contratto. Così torna a casa, alla Dinamo Kiev e lì riparte: in 3 anni vince quasi tutto. Un campionato, due coppe, due Supercoppe, diventando il miglior marcatore di sempre del campionato ucraino. Chiude la carriera in Russia con due campionati vinti al Rubin Kazan, l'ultima volta è l'Arsenal Kiev dove però non scende in campo e poi si ritira.

Prima i giovani Inizia la carriera da tencico coi giovani e dopo l'esonero di Oleg Blokhin diventa tecnico in prima. Nel frattempo è anche vice di Yuri Kalitvintsev con l'Ucraina, poi inizia la carriera da allenatore coi trofei alla Dinamo. La storia da tecnico è positiva perché anche quando sceglie i petroldollari arabi dell'Ahli, conquista il secondo posto. -1 dalla capolista, gironi Champions asiatica superati, sicché l'esonero è più un vezzo degli sceicchi che per suoi demeriti. Va in Ungheria al Ferencvaros dopo l'esonero di Thomas Doll e nella sua prima stagione, regala la terza stella al club magiaro. Che ora ha riportato anche ai gironi Champions: dopo il tracollo contro il Barcellona, davanti ha la Dinamo Kiev. Già. Quel passato del cuore, quello che gli ha regalato tanti successi e trofei. Nella sua notte, non più da secondo.

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