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Per la Champions c'è anche la Lazio: Zaccagni stende il Verona, Tudor avvicina il 5° posto

Per la Champions c'è anche la Lazio: Zaccagni stende il Verona, Tudor avvicina il 5° postoTUTTO mercato WEB
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sabato 27 aprile 2024, 22:38Serie A
di Pierpaolo Matrone

I fischi dei tifosi durante il match con la Salernitana - poi vinto 4-1 - sono un ricordo lontano. La Lazio si è rimessa in sesto, stavolta in via definitiva. Dopo due sconfitte con Juventus (in Coppa Italia) e nel derby con la Roma in campionato, i biancocelesti si sono ritrovati, trasformati e migliorati dalla cura Tudor. Contro l'Hellas Verona il gol di Zaccagni, al rientro dall'infortunio, vale la quarta vittoria consecutiva, la terza in campionato. E il sesto posto della classifica, con l'Atalanta scavalcata. E i capitolini possono sperare anche per la Champions League, con il quinto posto attualmente a tre punti.

Botta e risposta
Meno di quattro minuti e arriva il primo tiro della partita, di Guendouzi, che però spara fuori dal limite. La Lazio comunque tiene il pallino del gioco, fa girare il pallone e appena può verticalizza. L'Hellas Verona aspetta e prova a ripartire. Ci riesce anche in avvio, Noslin da fuori area calcia sul primo palo e spedisce di poco a lato. Poco dopo è Castellanos che prova a rendersi pericoloso, ma si alza la bandierina per fuorigioco. Tutto buono invece sulla grande occasione per Isaksen: su sviluppo d'angolo il danese si ritrova la palla sul destro, apre il piatto ma trova la risposta di Montipò.

Isaksen e Swiderski sciupano
Non c'è un attimo di respiro, si gioca parecchio in verticale sia da un lato che dall'altro. La chance più grande per la Lazio ce l'ha ancora Isaksen, su un pallone in profondità di Luis Alberto però sbaglia il controllo e la cestina. Stessa cosa fa sull'altro fronte del campo Swiderski: spizzata di Noslin, il polacco a porta sguarnita mastica la conclusione e non centra lo specchio della porta. Meglio la Lazio, ma il Verona tiene bene e si rende anche pericoloso. Bel primo tempo all'Olimpico.

La Lazio comincia a dominare
Nella ripresa la Lazio scende in campo con grande voglia di far gol e comincia ad aumentare i ritmi. Rispetto al primo tempo, oltre ad avere il pallino del gioco riesce a non concedere nulla al Verona. E fa male con le solite riconquiste e palle in verticale. Felipe Anderson colpisce la traversa, Luis Alberto dopo una bella azione corale spara clamorosamente fuori. I biancocelesti flirtano col gol, ma non arriva. E così Tudor si mette a trazione iper-offensiva mettendo dentro Zaccagni e Pedro per Isaksen e Casale.

Matteo is back
Ed è proprio il numero 20 l'uomo decisivo per Tudor. "Ci darà una mano", aveva detto il tecnico croato in conferenza stampa. E così Zaccagni entra e in meno di un quarto d'ora timbra il cartellino. E fa tutto lui, insieme a Luis Alberto: recupero a centrocampo, percussione, uno-due con lo spagnolo e battuta a rete perfetta dall'interno dell'area di rigore. Secondo gol da ex in questa stagione al Verona. Che si fa vedere una sola volta, dall'altro lato, impegnando Mandas con un colpo di testa di Coppola, su cui si supera il portiere. Ma è la Lazio a sfiorare il raddoppio con Pedro con un palo da calcio di punizione. Poco male, Tudor può gioire comunque: la Lazio si è rimessa in sesto.

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