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La prima volta del Basaksehir: Chievo di Turchia, creatura di Erdogan. E plasmata da un ex Inter

La prima volta del Basaksehir: Chievo di Turchia, creatura di Erdogan. E plasmata da un ex InterTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
lunedì 20 luglio 2020, 21:08Serie A
di Gaetano Mocciaro

La Turchia ha ufficialmente una nuova squadra che si è inserita nel dominio di Galatasaray, Besiktas e Fenerbahçe. Viene anch'essa da Istanbul, ha solo 30 anni di vita ed è già uno dei club più controversi di Turchia: il Medipol Başakşehir è campione nazionale per la prima volta, dopo aver già sfiorato il titolo nelle ultime stagioni. Conosciamo meglio questa nuova realtà.

LA STORIA - Il club è stato fondato nel 1990 come İstanbul Büyükşehir Belediyesi dall'allora sindaco di İstanbul Nurettin Sözen. Il club della Municipalità di İstanbul, così pertanto era conosciuto almeno fino al 2014, quando è diventata una società come tutte le altre divenendo İstanbul Başakşehir e successivamente Medipol Başakşehir (Medipol è lo sponsor del club).

LA SQUADRA DI ERDOGAN - È noto che il Başakşehir sia il club di Recep Tayyip Erdoğan. Lo stesso presidente della Turchia ha ammesso di aver fondato il club, dissipando ogni dubbio. In alcune dichiarazioni ha palesato la volontà di vedere il Başakşehir campione, chiedendo maggior supporto ai tifosi. Molto vicino al club è anche il figlio, Bilal Erdoğan. I rumors che arrivano dalla Turchia, però, parlano di un interesse dal Qatar per il club.

LA SCALATA - Il primo approdo in Süper Lig è avvenuto nel 2007. Retrocesso nel 2013, è immediatamente risalito e da quel momento è stata una costante escalation. Negli anni sono stati venduti giovani talenti che hanno permesso di incassare grandi somme, poi reinvestite: Cengiz Under alla Roma per 14 milioni è uno degli esempi. Lo storico tecnico Abdullah Avcı ha lasciato la scorsa stagione per approdare al Besiktas. La scelta da parte della dirigenza è ricaduta su Okan Buruk, che di Avcı è stato assistente. Una Coppa di Turchia con l'Akhisarspor nel 2018 e una salvezza col Caykur Rizespor la scorsa stagione sono i risultati in dote dell'ex Inter. Pur con un budget inferiore rispetto alle ultime stagioni è stato in grado di trasformare la squadra, migliorandola sotto l'aspetto del gioco e delle prestazioni: dalla difesa e contropiede di Avcı a un calcio più offensivo: 4-1-4-1 è il modulo preferito. A favore di Buruk rispetto al predecessore anche l'abilità a relazionarsi con i giocatori stranieri, forte della conoscenza della lingua inglese e italiana.

IL CHIEVO DI TURCHIA - Un fattore importante per la conquista del titolo è stato il finale di stagione a porte chiuse. È risaputo come in Turchia l'ambiente faccia rispetto a molti altri paesi la differenza: squadre come Galatasaray, Fenerbahçe e Besiktas sono letteralmente sospinte dal proprio pubblico. A differenza del Başakşehir che ha pochissimi tifosi. Poco più di 6mila spettatori contro il Fenerbahçe è il massimo di spettatori visto quest'anno ma la media si aggira attorno ai 2mila spettatori. Sotto questo aspetto ricorda molto il ChievoVerona. E per questo motivo giocare a porte chiuse non ha assolutamente influenzato.

I GIOCATORI CHIAVE - Demba Ba, Gael Clichy, Martin Skrtel e Edin Visca con la loro esperienza e qualità sono stati i giocatori determinanti per il titolo. Il difensore slovacco è stato l'acquisto dell'ultim'ora, dopo la brevissima esperienza all'Atalanta: in maglia arancione è stato il pilastro difensivo. Demba Ba è un'altra scommessa: arrivato dal campionato cinese nessuna squadra sembrava più disposta a scommettere sull'ex Chelsea. Il Başakşehir ci ha puntato ed è stato premiato con un finale impressionante: otto reti nel girone di ritorno e numerosi assist. Può fregiarsi del titolo anche Robinho. A 36 anni, l'ex Milan ha avuto un ruolo marginale: 15 presenze e zero gol. Ma può fregiarsi di aver vinto il campionato in cinque paesi diversi, considerando i successi in Brasile, Spagna, Italia e Cina.

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