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Le grandi trattative del Bologna - 1998, Signori (rossoblu) si diventa

Le grandi trattative del Bologna - 1998, Signori (rossoblu) si diventaTUTTO mercato WEB
giovedì 2 aprile 2020, 16:10Serie A
di Dario Ronzulli

La stagione 1997-1998 è stata esaltante per il Bologna e per i suoi tifosi, soprattutto per la presenza in rosa di Roberto Baggio. Ma il Divin Codino - che il codino non ce l’ha più - ha deciso di accettare la corte dell’Inter e dopo un solo anno ha salutato la compagnia rossoblu. È andato via anche Renzo Ulivieri e sulla panchina si siede Carlo Mazzone, già a Bologna nel 1985-1986 in Serie B. Il presidente Gazzoni Frascara e il ds Oreste Cinquini si muovono sul mercato portando sotto le Due Torri tra gli altri Ingesson, Fontolan, Roccati, Simutenkov, Luciano (all’epoca ancora Eriberto), Cappioli (fedelissimo di Son Carletto). Manca però il vero sostituto di Baggio ma i dirigenti felsinei non impiegano molto tempo ad individuare il profilo più adatto.
C’è un trentenne che è reduce da una stagione travagliata, deludente, piena di rabbia e dolore. Giuseppe Signori ha vissuto l’annata più difficile della sua carriera: metà con la Lazio allenata da Eriksson, con il quale il bergamasco non lega, e metà con la Sampdoria, ceduto in comproprietà e con un’ernia del disco ad impedire un impiego regolare. Il tre volte capocannoniere della Serie A è un giocatore da rigenerare ma su cui in pochissimi sono pronti a scommettere. Uno di questi è il suo vecchio mentore a Foggia, Zdenek Zeman, che però allena la Roma: può un ex capitano laziale giocare con i giallorossi? Sì, è la risposta del boemo, che con il suo pupillo si incontra per definire i dettagli e finisce per convincerlo; no quella della tifoseria. E il possibile affare salta, anche perché al presidente Sensi - raccontano le cronache - non va giù il fatto che a sua insaputa il suo mister abbia parlato con il giocatore. Niente Roma, niente Lazio perché c’è sempre Eriksson, niente Samp nonostante le dichiarazioni di facciata di Spalletti, niente Monaco che fa un timido tentativo e nulla più.


Nessuno vuole Signori. Tranne il Bologna, tranne Carlo Mazzone. Gazzoni ne parla con Cragnotti e Mantovani - essendo in comproprietà bisogna parlare con entrambi i proprietari del cartellino. Non è una trattativa lampo ma poco ci manca. Beppegol, sfumata l’ipotesi Roma con Zeman, dice subito di sì; a Lazio e Samp sta bene la destinazione Bologna; tutto si conclude in tempi rapidi. La Lazio acquista la metà del cartellino dalla Samp e cede il giocatore in prestito per un anno con diritto di riscatto al Bologna. Prima Signori firma un nuovo contratto più lungo e meno oneroso del precedente con i biancocelesti, a testimonianza di come sia convinto di poter ancora dire molto. “Vedrete, percorrerò la stessa strada di Baggio, con l'aiuto di tecnico, squadra, società e città” promette l’ex Foggia. Farà molto meglio di Baggio: giocherà sei stagioni, segnando 84 gol di cui 14 nelle coppe europee (quarto miglior marcatore all time del club). A Bologna Signori si troverà talmente bene che deciderà di viverci, una volta appese le scarpette al chiodo.

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