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Le grandi trattative dell’Inter - 1988, Ramón Díaz: la nemesi di Diego Maradona

Le grandi trattative dell’Inter - 1988, Ramón Díaz: la nemesi di Diego MaradonaTUTTO mercato WEB
© foto di Andrea Pasquinucci
giovedì 2 aprile 2020, 09:10Serie A
di Alessandro Rimi

L’Inter dei record fu costruita con un misto di frustrazione e voglia di dare una svolta ai troppi anni infelici. Giacché non si vede ombra di trofei da quattro lunghi anni, l’ambizioso presidente Ernesto Pellegrini, dietro oculati suggerimenti dell’avvocato Peppino Prisco, proprio non badano a spese. Pronti a tutto pur di cancellare l’altalena della Juventus di Michel Platini, del Napoli di Diego Armando Maradona e del Milan degli olandesi volanti (in attesa di Rijkaard), la società prende Berti, Bianchi, Brehme, Matthäus e il quattro volte campione d’Argentina con il River, specchio e nemesi del Dios Diego ai tempi dell'Argentinos Juniors, Ramón Ángel Díaz. Trapattoni, saltato il colpo del Tacco di Allah Rabah Madjer, fa subito il suo nome per completare il tandem dei desideri con Serena. El Pelado in Italia fallisce con il Napoli, ma poi tocca il cielo ad Avellino e regale gioie in una Fiorentina che lo prese per 10 miliardi di lire, garantendogli 700 milioni all’anno di stipendio.

Veste di nero e d’azzurro quando compie la non più fresca età di 28 anni. Ramón nasconde cicatrici e tristezze tali da renderlo glaciale, desideroso di vendetta specie per ciò che gli è stato tolto nella Selección. È lui l’uomo giusto, al momento giusto. Il Trap disegna così un’Inter tremendamente efficace, maledettamente pragmatica. 3-5-2 tutto corsa e intensità, laterali a tutta fascia e mezzali di rottura, ma non per questo ineleganti e difensivi (chiedere a a Matthäus). La coppia d’attacco incanta: non era stata pensata per coesistere, invece in un anno insieme tra campionato e coppe ne fanno 43. Díaz raggiunge quota 15 reti regalando spettacolo, su tutte, contro Pisa e Roma. Si gode il volto scuro del Diez del Napoli, contro cui i nerazzurri si aggiudicano lo scudetto dei record che da il là ai futuri successi, per la prima volta nella storia interista, in Supercoppa Italiana e in Coppa Uefa. Díaz e l’Inter, una sola stagione vissuta intensamente, destinata per sempre a vivere nelle pagine gloriose di un club che l’argentino mai smetterà di amare.

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