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Le grandi trattative dell’Inter - 1993, Jonk con Bergkamp per 40 miliardi

Le grandi trattative dell’Inter - 1993, Jonk con Bergkamp per 40 miliardi TUTTO mercato WEB
martedì 12 maggio 2020, 09:10Serie A
di Alessandro Rimi

Il secondo posto alle spalle del Milan fa pensare a tante cose. Una di queste è che forse gli olandesi hanno qualcosa in più degli altri. Perciò il presidente Pellegrini che ha ancora fame e speranza per vincere ancora, conferma Bagnoli in panchina e contatta tale Mino Raiola che nei Paesi Bassi dispone di una certa competenza in fatti di talenti locali. Due in particolare che fanno assolutamente al caso dell’Inter. Uno, Dennis Bergkamp, è già abbastanza acclarato e con la maglia dell’Ajax ha già incantato il mondo. L’altro, Wim Jonk, è meno altisonante ma dalla classe indiscutibile.

Entrambi seguiti da Real Madrid, Barcellona, in Italia dal Milan e dalla Juventus che a un certo punto pone condizioni drastiche (solo Bergkamp per 25 milioni di lire: prendere o lasciare) che i lancieri non apprezzano particolarmente. Nel frattempo però i nerazzurri, attraverso le abilità diplomatiche del nuovo ds Mariottini, li ha già bloccati e annunciati appena dopo di fronte allo stupore bianconero. Entrambi a Milano per circa 40 miliardi di lire. La caccia allo scudetto appena cominciata, svanisce dopo pochi mesi. La scalata al titolo è un disastro, Bagnoli con gli olandesi non va d’accordo anche perché non è stato lui a chiederli. Berti si fa male ed è fuori dai giochi.

In Coppa Uefa i risultati sono invece positivi, ma non basta per salvare la panchina. Così il tecnico milanese viene esonerato e al suo posto scala il tecnico della Primavera Marini, campione d’Italia con i nerazzurri di Bersellini. L’Inter cambia modulo, gioca col libero e con il play: Jonk. Che rifila una doppietta al Dortmund e il gol del ko nella finale di ritorno al Salisburgo. E’ ancora Coppa Uefa. In mezzo a una sfiancante e magra corsa verso uno scudetto che arriverà soltanto undici anni dopo, è un titolo che fa respirare il popolo interista. Jonk a Milano è rimasto troppo poco. O forse è arrivato troppo tardi. Resta il fatto che il suo talento è servito per mantenere vivo il nome dell’Inter in Europa. Per questo è e resterà sempre nella storia dell’Inter.

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