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Le grandi trattative della Fiorentina - 1992, Brian Laudrup vince gli Europei e retrocede in B

Le grandi trattative della Fiorentina - 1992, Brian Laudrup vince gli Europei e retrocede in BTUTTO mercato WEB
martedì 14 aprile 2020, 15:10Serie A
di Dimitri Conti

Suo fratello Michael è stato il miglior calciatore danese dal Dopoguerra in poi, parola della sua stessa federazione che tale l'ha eletto, ma anche i primi passi della carriera di Brian Laudrup sembravano promettere davvero bene. Un futuro radioso, visto anche il grandissimo slancio iniziale, che riguarda il periodo nei pressi del suo approdo nella Fiorentina. Sì, perché quando approdò nel capoluogo di regione della Toscana, il fantasista figlio d'arte si era appena laureato, non senza stupore generale, campione d'Europa con la sua Danimarca.

Quella degli Europei 1992 è una storia talmente bella e particolare, con i danesi che non avrebbero nemmeno dovuto parteciparvi finendo però per beneficiare dell'esclusione della Jugoslavia per motivi di guerra, da meritarsi una parentesi a parte. Decisamente. Per queste righe però basti sapere che Laudrup junior era parte integrante di quell'armata a sorpresa, di quest'unicum nel mondo del grande calcio europeo. Ecco perché le attese che l'accompagnano, quando la Fiorentina lo acquista per circa 8 miliardi di lire dai tedeschi del Bayern Monaco, sono piuttosto elevate.

Ciò che Brian però non immagina neanche, è che a Firenze vivrà una stagione disastrosa. Non tanto per colpa sua, che anzi la portò a conclusione con 5 reti all'attivo e diversi assist a referto, quasi sempre per Batistuta. Piuttosto per via di un clamoroso terremoto interno che porterà Vittorio Cecchi Gori ad una scelta drastica a campionato in corso: a causa di forti dissapori, infatti, si arriverà all'esonero di Radice praticamente in diretta tv, e all'incarico di nuovo allenatore assegnato ad Agroppi.

Sarà la chiave di volta verso lo sprofondo viola: la squadra si disunisce, e comincia a perdere partite una dopo l'altro, arrivando ad un inaspettato risultato negativo al termine del campionato, la retrocessione in Serie B. Immaginarsi cosa deve essere passato nella testa del giovane Brian, passato nell'arco di pochi mesi dal sorprendente e glorioso trionfo con la nazionale al crollo della sua nuova squadra di club. L'avventura in Toscana si esaurirà subito al termine della stagione, quando fu girato in fretta e furia al Milan così da poter ottemperare alla regola del numero massimo di stranieri. In rossonero proseguirà il trend così così: la squadra vince sì la Champions, ma di fatto le sue apparizioni sono ridotte al minimo. Una cosa è certa: in quanto a calcio giocato, Brian Laudrup in Italia non ha trovato la sua casa ideale. Il giocatore che lascia lo Stivale nel 1994 è infatti un profilo nettamente ridimensionato rispetto all'idea di vincente prospetto con DNA da campione che lo aveva accompagnato al momento dello storico acquisto da parte della Fiorentina.

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