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Le grandi trattative della Roma - 1979, il Circo Massimo e il taxi mai pagato: arriva Ancelotti

Le grandi trattative della Roma - 1979, il Circo Massimo e il taxi mai pagato: arriva Ancelotti TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
domenica 5 aprile 2020, 12:40Serie A
di Dario Marchetti

Carlo Ancelotti è uno di quei personaggi dove si fatica a decidere se sia stato più forte da calciatore o da allenatore. Basta vedere i titoli in bacheca: ha vinto tutto e poco importa se fosse in campo o su una panchina. Era decisivo già da piccolo e a Parma lo sanno bene visto che è l'eroe della promozione: sull'1-1 segna la doppietta che regala la Serie B ai crociati.
Quel giorno, in tribuna al Menti, c'è lo stato maggiore della Roma al completo: il presidente Dino Viola, il tecnico Liedholm, il ds Luciano Moggi. L’allenatore inizialmente era scettico, poi al triplice fischio non ebbe più dubbi. "Lo voglio", sussurra lo svedese al patron giallorosso. Prende il via una trattativa estenenuante, ma alla fine Viola sborsa al presidente del Parma, Ernesto Ceresini, 300 milioni di lire più le comproprietà di Walter Casaroli e del portiere Alessandro Zaninelli. Valutazione totale stimata: 750 milioni di lire. 
RADUNO - Era il 1979, da lì a tre estati nascerà la Roma Campione d’Italia, ma questo Ancelotti ancora non poteva saperlo.

Il 20 luglio di quell’anno, intanto, c’era il raduno della squadra e Carlo rientrava dalle vacanze a San Benedetto del Tronto. Non era certo abituato al traffico e al caos della Capitale, così, per raggiungere in tempo la sede del raduno a Via del Circo Massimo, decide di abbandonare l’auto e prendere un taxi a Via del Corso. Al suo arrivo la folla ad attendere la squadra è incontenibile. Ancelotti viene praticamente tirato fuori con forza dalla macchina. Il tassista chiede al giocatore di pagare la tratta, ma i tifosi si arrabbiano: "Il bimbo non deve pagare", urlano, mentre l’automobile inizia a ondeggiare paurosamente per la spinta della gente. "Qui si mette male", sussurra il tassista che rinuncia ai soldi che gli spettano, spinge sull’acceleratore e fugge via. Ecco, così iniziarono 8 lunghe stagioni in giallorosso, condite con quattro Coppe Italia e uno Scudetto.

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