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Le grandi trattative della Roma - 1996, arriva Tommasi: il prescelto di Liedholm

Le grandi trattative della Roma - 1996, arriva Tommasi: il prescelto di Liedholm TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 24 marzo 2020, 12:40Serie A
di Dario Marchetti

Damiano Tommasi in questi giorni è sulla bocca di tutti. Da presidente dell’AIC è al centro del dibattito con la Lega sul taglio degli stipendi ai calciatori vista l’emergenza da Coronavirus. Nel 1996, però, la sua vita sindacale era ancora lontana. C’era il campo a tenere impegnate le sue giornate e dopo la promozione in Serie A con il suo Hellas, decide di cambiare aria. Approda alla Roma per mettersi in discussione, per capire realmente se poteva competere a certi livelli. Non parliamo certo della trattativa più clamorosa della storia del club giallorosso. Tutt’altro, il suo passaggio alla squadra allenata da Carlos Bianchi rispecchia il suo modo di essere riservato. Eppure avrà un impatto incredibile sulla sua storia calcistica. Nella Capitale nel 1997 ritrova Liedholm che agli albori della carriera di Tommasi lo aveva già incontrato al Verona quando l’ex allenatore della Roma era il direttore tecnico dei gialloblu.

Lo svedese lo aveva notato subito e al suo ritorno a Trigoria nel giorno del suo primo allenamento gli disse: “Ti ricordi di me?”.
ANIMA CANDIDA - Per uno che nella vita non ha mai dato nulla per scontato era difficile che Tommasi potesse dimenticare. Capello, nel successo del 2001, lo definirà addirittura come il giocatore più importante della squadra per la sua devozione alla causa. Devozione che si manifesterà ancora qualche anno più tardi. Nell'estate del 2004, durante l'amichevole di precampionato con lo Stoke City, rimedia una distorsione da uno scontro di gioco con Gerry Taggart, a cui segue la rottura del crociato anteriore, del crociato posteriore, del collaterale mediale esterno e interno, dei due menischi, infrazione dei condili e del piatto tibiale. Il ritorno all'attività agonistica è difficoltoso, tanto che il giocatore resta fermo per più di una stagione. In seguito, per riconoscenza nei confronti della società giallorossa che lo aveva seguito durante l'infortunio ed aspettato, chiede di rinegoziare il contratto e ne firma uno di un anno al minimo sindacale di 1.500€ al mese, tornando a giocare il 30 ottobre 2005 contro l'Ascoli, subentrando per 20 minuti a Olivier Dacourt. Forse già da quella mossa era tracciato il futuro di Tommasi come presidente dell’asso calciatori.

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