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LIVE TMW - Napoli-Juve -1, l'ad De Siervo: "Nodo quarantena? Così rigida esiste solo in Italia"

LIVE TMW - Napoli-Juve -1, l'ad De Siervo: "Nodo quarantena? Così rigida esiste solo in Italia"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 16 giugno 2020, 20:09Serie A
di Ivan Cardia

È la vigilia della finale di Coppa Italia: domani alle 21, Juventus e Napoli si sfideranno per alzare il trofeo. Oggi, a partire dalle 19.30, la Lega Serie A illustrerà ai media tutte le attività e le iniziative collaterali all'evento. Parteciperanno alla conferenza stampa: Luigi De Siervo (Amministratore Delegato Lega Serie A), Giuliana Mantovano (Direttrice Marketing Italia & Albania The Coca-Cola Company), Andrea Butti (Head of Competitions Lega Serie A) e Michele Ciccarese (Commercial & Marketing Director Lega Serie A). Potrete seguire in diretta testuale su TMW tutte le loro parole.

19.35 - Appena terminato il Consiglio di Lega, inizia la conferenza stampa. Presenti in sede l'ad De Siervo e Giuliana Mantovano per lo sponsor Coca-Cola.

Parla l'ad De Siervo: "In questo momento di grande difficoltà del calcio in generale e anche della Serie A, ringrazio il team italiano e internazionale di Coca Cola, perché in un momento in cui tutti hanno tagliato il budget pubblicitario ci ha fatto sentire importanti. Abbiamo costruito un rapporto forte, anche se concentrato soltanto sulla finale. Lascio la parola a Giuliana Mantovano".

Prende la parola Giuliana Mantovano: "Siamo onorati di essere lo sponsor della finale di Coppa Italia. Il calcio è uno sport su cui investiamo da anni, che incarna valori positivi e come brand seguiamo da tempo. In questo momento siamo particolarmente contenti di esserci, perché, dopo la pausa dovuta al Covid, essere presenti alla ripresa del calcio è un onore e un piacere. La Coppa Italia è un modo di celebrare lo sport, Coca-Cola è un brand globale, i nostri valori sono quelli di celebrare l'unione tra le persone attraverso la passione per il calcio. Essendo una finale a porte chiuse, è importante dare agli spettatori un'esperienza da grande evento: abbiamo pensato a una maniera innovativa. Pertanto, a parte la diretta televisiva su Rai, abbiamo un'amplificazione interessante, attraverso un filtro Instagram gli utenti avranno la possibilità di avere la sensazione di essere davvero all'Olimpico. Nicola Ventola e Lele Adani commenteranno in diretta la partita. Abbiamo cercato di creare un'interazione che faccia vivere il ritorno al calcio. Infine, abbiamo creato un evento di e-gaming, in questo momento stanno giocando Milan-Inter, è una coppa virtuale che celebra il ritorno del calcio anche a livello virtuale e digitale".

De Siervo: "Avevamo l'opportunità di creare la partnership con Coca-Cola anche per le semifinali, ma abbiamo scelto di concentrarci sulle finali e destinare il resto degli sforzi a un supporto ai medici. Ci sembrava giusto, partendo da un'opportunità come quella del chiaro, di riuscire a omaggiare nell'unica maniera che conosciamo, cioè dare visibilità. Penso sia stato apprezzato. Ho fatto un fioretto per il quale avrei parlato solo quando saremmo stati certi di tornare a giocare, era giusto omaggiare quelle persone che hanno consentito il bilancio di morti più leggero possibile, a loro era giusto tributare il ringraziamento di tutti gli addetti ai lavori. Appariamo, come sport, sempre come quelli viziati e ricchi, ma come sapete tanto è stato fatto in questi mesi da ciascuna squadra, ognuna ha riscoperto sul proprio territorio lo sforzo enorme che un gruppo di persone ha fatto per cercare di farci tornare alla vita precedente. Passo poi ad altre cose: l'app della Lega, anzitutto. La rilanciamo domani durante la partita, ci sono tanti elementi nuovi, molti legati alla partecipazione a distanza. In questo senso, è molto interessante offrire al pubblico una serie di statistiche live fatte da Opta che consentono a tutti una partecipazione diversa all'evento. Abbiamo anche deciso di fare una cosa che molti potrebbero anche non apprezzare: abbiamo pensato fosse corretto provare a sperimentare la presenza virtuale sugli spalti. Non grazie alle sagome, che raccontano uno spettacolo diverso da quello che si può vivere in uno stadio blindato. Riteniamo che gli spalti diventano uno strumento dove poter far vedere altri contenuti: vi invitiamo a guardarli durante la partita, tenderanno ad animarsi lanciando messaggi di contenuti in cui ci riconosciamo. Altro tema importante: siamo e saremo sempre la Lega Calcio, che ha la propria forza caratteristica nella capacità di analizzare una partita e saperla vincere. Il nostro è un Paese di grandi allenatori, in questo senso nei mesi scorsi abbiamo individuato un'eccellenza assoluta a livello europeo: sono i ragazzi di Math & Sport, uno spin-off del Politecnico di Milano, in grado di sviluppare un algoritmo che in diretta legge cose che l'occhio umano non percepisce. Domani in diretta su RaiUno vedrete delle grafiche semplificate che consente di aprire un occhio su un elemento tecnologico importante. Allo stadio, gli allenatori avranno a propria disposizione uno strumento per capire come cambiare le proprie formazioni, ma vorremmo che questi strumenti venissero spiegati anche al pubblico a casa. Chiudo con altri due elementi: la finale sarà visibile in oltre 160 Paesi al mondo. E infine abbiamo fatto una scelta non facile, tanto più in uno stadio vuoto: abbiamo deciso di trovare un artista in grado di cantare il nostro inno in un momento così particolare. Abbiamo scelto Sergio Sylvestre, un ragazzo americano che ha scelto di fermarsi in Italia e ha iniziato a dimostrare a tutti il proprio talento, ha vinto nel 2016 Amici, nel 2017 ha partecipato a Sanremo, sarà lui l'artista che vogliamo canti un inno particolarmente sentito da un nuovo italiano".

Iniziano le domande. Per l'ad De Siervo: si è concluso il Consiglio di Lega. La finale andrà su RaiUno, ma il tema delle partite in chiaro è stato risolto?
"È in via di risoluzione. Stiamo cercando di trovare tutti una modalità, c'è questa intenzione nell'aria e le strutture tecniche si sono messe al servizio per trovare una modalità. Posso dire che, laddove sarà possibile, si parlerà di due partite in chiaro: una dovrebbe essere Atalanta-Sassuolo e l'altra potrebbe essere Hellas-Cagliari. La prima sarebbe visibile su TV8, la seconda sulle pagine di YouTube di Dazn. Evidentemente, nell'analisi di fattibilità, il presupposto è che non vi sia pubblicità, né prima né durante né alla fine. Questo perché qualunque altra modalità avrebbe generato un indebito, se volete, slittamento dei fatturati pubblicitari da quelli che sono i broadcaster originali e un diritto che non era stato messo in vendita a queste condizioni. Siamo nell'ambito della legge Melandri, esiste un'intesa generale e stiamo cercando di risolvere i problemi tecnici".

Sempre per l'ad De Siervo: avete definito qualcosa sui contratti dei calciatori?
"Il tema, come sapete tutti, è globale: nessuna lega è ancora riuscito a risolverlo. È un problema sostanziale e grave, impatta in maniera pesante sulla prosecuzione delle competizioni. Siamo a un punto molto avanzato di discussione, non riusciremo ad avere una decisione semplice in cui si allungano i contratti: tecnicamente non si può fare, perché sono contratti individuali. Ma si sta creando un sistema di moral suasion molto spinta, con la collaborazione di tutte le componenti e tutte le leghe, e probabilmente anche un'integrazione all'interno del contratto collettivo, che supererebbe le criticità evidenti. Tenete conto che sono tanti casi e tutti molto differenti. In questo senso ci stiamo avviando verso una soluzione condivisa e virtuosa".

Come funziona il protocollo per la premiazione della Coppa Italia?
"Potremmo chiamarlo self service. Gli atleti si approprieranno della coppa e delle medaglie, così da evitare il contatto col gruppo squadra che è sottoposto a controlli severi. Non vedrete il presidente Gravina né il presidente Dal Pino a premiare i giocatori, che in un percorso distanziato avranno la possibilità di acquisire il meritato trofeo".

La questione quarantena non è superata con l'ok del CTS. Che effetti può avere sulla ripresa del campionato?
"Siete più informati di me, però il consiglio è finito poco fa. Non posso commentare una cosa che non ho letto, se non qualcosa di molto stringato. Non possiamo fare altro che leggere i documenti formali, mi risulta che il CTS abbia comunicato, oggi o ieri, al ministro Speranza quello che è l'intervento di cui avete scritto negli ultimi giorni. Partirei dall'analisi dei testi, mi sembra che la notizia sia che è stato comunicato il verbale del CTS in cui c'era questa importante apertura. Noi non chiediamo un trattamento diverso, ma facciamo notare che, se fosse vero quanto riportato in queste ore, non esiste nessun Paese al mondo, tranne l'Italia, in cui esiste una previsione così stretta rispetto alla quarantena di squadra. Questo potrebbe penalizzare le nostre squadre anche a livello di coppe europee. È una previsione irrazionale, rispetto alle regole che ci sono state imposte. Mi auguro che questo tema, all'interno delle indicazioni del CTS, possa essere superato, perché il rischio che vi sia un caso può sempre avvenire e tutto lo sforzo fatto da un sistema che ha saputo darsi regole più strette rispetto a qualunque altro spettacolo è giusto che venga premiato. Non vogliamo regole diverse, ma oggi il calcio in Italia è svantaggiato rispetto a tutti gli altri Paesi del mondo".

Le due partite in chiaro saranno l'eccezione o la regola?
"È l'eccezione. Ripeto: stiamo parlando di un diritto venduto a cifre importanti a degli operatori che l'hanno pagato dopo un bando articolato. Dobbiamo distaccarci il meno possibile rispetto a quelle regole. È un messaggio importante di attenzione a tutte le persone, perché il calcio avvicina tutti quanti e sta succedendo: speriamo domani di sfondare i 10 milioni. L'interesse del ministro di regalare non soltanto due partite, che simbolicamente rappresentano molto perché non era mai avvenuto ed è un fatto epocale, porta un complesso lavoro di compressione degli embarghi che rappresenta l'esplosione di un diritto venduto nel tentativo di consentire, quantomeno per le prime giornate, di avere già a fine gara gli highlights sulle TV che le hanno acquistate. Si tratta di ampliare un diritto venduto con un bando dove tutti hanno potuto concorrere. È una cosa importante, che completa l'idea generale della ripresa con la Coppa Italia: saremo il primo grande Paese ad assegnare una competizione. Se poi riuscissimo nella prima giornata a dare due gare, ci auguriamo che possa essere confermata anche Atalanta-Sassuolo perché sarebbe un altro omaggio alla città di Bergamo, l'attenzione verso tutti passerebbe attraverso la riproduzione a fine gara degli highlights delle partite, cercheremo di capire se sarà possibile nei prossimi giorni".

Come potrebbe funzionare questo meccanismo di accorciare i tempi per gli highlights?
"Stiamo lavorando. Purtroppo in questo momento non c'è nulla di certo, è un momento di lavoro e stiamo cercando una sintesi tra le istanze di tutti. Domani speriamo di arrivarci, ma è una cosa legata al campionato e abbiamo un po' di tempo in più ovviamente".

Domanda per lo sponsor Coca-Cola: come mai in un momento del genere avete scelto di puntare sulla Serie A?
"Ci ha convinto il fatto che il calcio sia una grande passione per gli italiani. Vogliamo essere vicini al Paese in questo momento di ripresa: è a livello strategico l'obiettivo che ci siamo dati. La Coppa Italia è il primo step, il nostro obiettivo è a medio-lungo termine e questo è il primo momento di questa partnership che stiamo creando. Dopo questo momento di difficoltà vogliamo sostenere la ripresa e un pensiero positivo per il Paese".

Chiusura sul numero di giornalisti che potranno seguire la partita.
"Abbiamo cercato di ampliare il numero di giornalisti presenti alla finale, abbiamo fatto una domanda ma la politica ha ritenuto di mantenere un protocollo rigorosissimo. Saremo quattro gatti allo stadio, non ci sarà neanche un politico: garantire uno spettacolo sarà un miracolo perché abbiamo dovuto ripensare all'evento. Il protocollo era pensato per un campionato, non per una finale, dove i numeri anche del gruppo squadra sono per forza più ampi. Abbiamo dovuto tagliare su tante persone, dai raccattapalle ai professionisti della ripresa, che sarà comunque di altissimo livello. Ci abbiamo provato fino a mezz'ora fa, il punto è che questa cosa non la governiamo noi. Il nostro obiettivo era alzare la qualità della produzione televisiva e chiesto che il numero di giornalisti passasse da 10 a 50".

Si conclude qui la conferenza stampa di presentazione della finale di Coppa Italia.

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