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"Mi hanno mancato di rispetto". Bartomeu spiega le sue dimissioni da presidente del Barça

"Mi hanno mancato di rispetto". Bartomeu spiega le sue dimissioni da presidente del BarçaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 27 ottobre 2020, 22:42Serie A
di Giacomo Iacobellis

Dopo l'annuncio ufficiale delle sue dimissioni da presidente del Barcellona, Josep Maria Bartomeu si è presentato in conferenza stampa per spiegare la sua decisione e ripercorrere il suo percorso alla guida del club: "La Generalitat de Catalunya non ha voluto accettare la nostra richiesta di posticipare il voto in seguito alla mozione di censura, se n'è lavata le mani in una situazione assai scomoda. Oltre a lasciarmi perplesso, questa decisione è stata secondo me contraddittoria e irresponsabile. Dobbiamo agire con responsabilità, non potevamo indire adesso un referendum, non potevamo scegliere tra salute e voto. Oggi lascio questo club nelle mani di una Commissione di gestione".

Perché lei e la sua Giunta non vi siete dimessi prima?
"Dopo l'eliminazione in Champions la cosa più facile da fare sarebbe stata andarsene, ma c'erano da prendere delle decisioni in mezzo a una crisi mondiale senza precedenti. Non lo avrebbe certo potuto fare una Commissione di gestione con funzioni limitate... Chi avrebbe scelto il nuovo allenatore? Chi avrebbe difeso la continuità di Messi? Abbiamo preso decisioni scomode e impopolari".

Bartomeu ha poi parlato delle elezioni per la nuova presidenza: "Le abbiamo convocate a marzo per cercare di riappacificare l'ambiente. Non avevamo motivo di dimetterci con delle nuove elezioni fissate così a breve e ancora tanto lavoro da fare. Si è insinuato che avessimo interessi occulti e cose da nascondere, sono tutte accuse false con interessi politici ed elettorali. Ho sempre difeso il principio che l'autocritica ci rende tutti migliori, ma qui si è mancato proprio di rispetto. Sono stato insultato e minacciato, sia io che la mia famiglia".

L'ex numero uno del Barça ha sottolineato anche il suo lavoro in questi sei anni alla guida del club: "È stato un onore servire il Barcellona. Ho cercato di compiere il mio incarico con rispetto, responsabilità e onore. Oggi mi dimetto senza riuscire a ridurre le spese e incrementare gli introiti, spero per questo che si possa presto arrivare alla fumata bianca per il taglio degli stipendi dei calciatori. Altrimenti entreremmo in una situazione molto grave".

Non è mancato inoltre un commento sulla rivoluzione estiva della rosa: "Il restyling interno della squadra doveva essere fatto prima. Lo riconosco e me ne sono assunto le responsabilità convocando le prossime elezioni presidenziali a marzo. Dovevamo ringiovanire la rosa e cambiare certe dinamiche. Questo ha portato alla cessione di calciatori fondamentali, che voglio ringraziare anche oggi per il loro contributo. Abbiamo portato in prima squadra giovani del Barça B e talenti del futuro".

Infine, ecco l'ultima novità annunciata da Bartomeu: "Abbiamo accettato di entrare in una Superlega europea di club. Questa decisione dovrà essere ratificata dalla prossima assemblea. Inoltre abbiamo approvato il formato del nuovo Mondiale per club".

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