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Napoli, ADL: "Hamsik? Decide lui. La porta sarà sempre aperta"

Napoli, ADL: "Hamsik? Decide lui. La porta sarà sempre aperta"TUTTO mercato WEB
lunedì 4 febbraio 2019, 14:06Serie A
di Lorenzo Di Benedetto

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, dopo la conferenza di presentazione del ritiro di Dimaro è intervenuto al microfono di Radio Kiss Kiss Napoli: "Per noi Trentino è una terra fertilissima a tutti i livelli. CI sono dei grandi amici del Napoli. E' quel posto che in qualche modo raduna non solo i napoletani d'Europa, ma anche quelli del nord Europa e del nord Italia. Sono nove anni che andiamo lì, è un appuntamento di cui non si può fare a meno. Abbiamo sempre migliorato, quest'anno proveremo a fare un torneo per i giovanissimi da 7 a 14 anni. Tornei da 25 minuti, cercheremo di imbastire un campo. Venite dunque in Trentino con i vostri figli, ci saranno degli allenatori e anche loro potranno ricevere dei momenti di vero calcio dal punto di vista dell'insegnamento".

Tre settimane a Dimaro?
"Ho sempre rifiutato le offerte milionarie arrivate per andare in Canada, in America, in Asia, in Australia. Per me è fondamentale avere tre settimane a Dimaro, Ancelotti ha detto che ce ne vorrebbero cinque. Dopo queste prime tre settimane avremo una serie di partite internazionali fino alla settimana precedente all'inizio del campionato in bisognerà mettere benzina e mettere forza per il campionato futuro".

Dopo sei mesi di Ancelotti il Napoli è secondo.
"Il Napoli è sempre sul pezzo. Un allenatore deve sperimentare tutti i calciatori che ha e adesso Ancelotti ha avuto un concreto e sapiente e analitico consultivo di tutte le capacità professionali di ciascun calciatore, di quello che può e quello che non può dare. Premesso che abbiamo dei ragazzi straordinari, scelti in modo tale che siano funzionali al Napoli, anche quelli che abbiamo dato al Parma stanno dando dei risultati notevoli. E' facile criticare, ma vincere i campionati è difficilissimo perché gli altri non stanno a pettinare le bambole. Si organizzano, acquistano, sono potenzialmente fortissimi sul campo economico. E fanno dei numeri allo stadio superiori al Napoli. Noi abbiamo fiducia nelle nostre potenzialità e ho sempre investito. Sono tre anni che chiudo in rosso il bilancio, ma non me ne pento. Si doveva investire e l'abbiamo fatto. Da quanti anni ci teniamo campioni per Insigne, Mertens, Koulibaly, Albiol, Hamsik? Noi non viviamo di acquisizioni e rivendite immediate come fanno gli altri. Cerchiamo di dare il massimo e tenerci i giocatori perché ci piace vincere. Io ho sempre vinto nella mia vita. Non è facile arrivare secondi. Mi dispiace che il tifoso non si renda conto che vincere lo scudetto è fondamentale, ma per una squadra che dal 1926 ha vinto solo due scudetti non può rimproverarci di non vincere lo scudetto, pur guardando avanti con rispettabilità e con un gesto di superiorità stando sempre in Europa da 9 anni consecutivi. Ci siamo inventati un allenatore come Sarri, che oggi è in Inghilterra. Il fatto di aver portato Benitez, Ancelotti. Sono cose importanti. Di cosa stiamo parlando? Ci stiamo comportando come Real Madrid e Barcellona. Purtroppo lo sport è così, si vince e non si vince. Poi diciamo che l'Italia è un paese in cui la liceità è cosa rara. Non voglio seminare sospetto, ma è un complesso calcistico che va avanti da tempo".

Su Hamsik.
"Nove anni fa me l'ha chiesto il Milan e ho rimandato la richiesta al mittente, 3-4 anni fa è accaduto lo stesso con la Juventus. Ma poi alla fine conta ciò che vuole il calciatore. Hamsik ha vinto di tutto e di più, come score non deve dimostrare niente a nessuno. Se lui vuole andare non ci metteremo contro come ho fatto nel passato con l'Inter, la Juve e il Milan. Oggi come oggi è lui che ha il boccino in mano e deve decidere".

Sarà comunque un legame indissolubile.
"Casa mia sarà sempre aperta per lui. In futuro ci sarà sempre un posto accanto a noi, qualunque cosa lui decida".

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