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Con Acerbi trionfa la meritocrazia

Con Acerbi trionfa la meritocraziaTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
venerdì 1 novembre 2019, 09:30Serie A
di Riccardo Caponetti

Se la faccia e i gesti increduli dei giocatori della Lazio, dopo il suo eurogol contro il Torino, descrivono al meglio la sensazionalità dell'evento. L’abbraccio davanti la panchina di Inzaghi, con tutto il gruppo unito e festoso, certifica la sua importanza nello spogliatoio della Lazio. Francesco Acerbi si è preso la scena all’Olimpico da 30 metri con un bolide di collo-esterno dritto sotto l’incrocio dei pali, con Sirigu immobile. Fermo, quasi a non voler rovinare il capolavoro del difensore. Se l’è meritato, Acerbi. Ha chiuso con un cioccolatino un ottobre super. La seconda convocazione consecutiva di Mancini, la presenza da titolare accanto a Bonucci nel suo Olimpico contro la Grecia, la qualificazione a Euro 2020 e le solite, perfette, prestazioni con l’aquila sul petto. Ha raggiunto un livello altissimo, fatto di qualità e continuità, che a molti suoi colleghi manca.

Se l’è meritato, Acerbi. Per la sua storia, il suo passato e il suo spirito da non mollare mai. “Non voglio mai stare in panchina perché il mister pensa che possa essere stanco” è il suo credo. La lezione che tutti dovrebbero imparare. Con umiltà ha sposato il progetto biancoceleste, assumendosi la responsabilità dell’eredità - pesante - di Stefan de Vrij. “Al Milan ha fallito”. “Non è da grande squadra”. Si diceva. E invece ha smentito tutti, anzi più che smentire ha convinto il popolo laziale emotivamente e razionalmente. Come? Lavorando giorno dopo giorno e assumendo fin da subito i gradi di leader. È sempre schietto e lucido nelle analisi, non si tira mai indietro quando c’è da fare una critica (costruttiva) alla squadra. Invece di festeggiare per il 4-0, per esempio, mercoledì notte ha messo subito in guardia i suoi compagni: “Ora dobbiamo andare a San Siro e fare bene altrimenti non serve a nulla.” Poi ha anche ammesso: “Questo è il mio gol più bello”. Se l’è meritato, Ace. L’esempio perfetto per chi pensa sia tutto scontato nella vita. Si merita tutto questo. Perché in un mondo in cui spesso le cose vanno al contrario, i risultati ottenuti con la meritocrazia hanno sempre un sapore speciale.

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