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Oltre la bega Icardi. Inter, in ballo c'è pur sempre l'Europa

Oltre la bega Icardi. Inter, in ballo c'è pur sempre l'EuropaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 14 febbraio 2019, 10:00Serie A
di Simone Bernabei

Per un po’ è stato al gioco, Luciano Spalletti. E ci mancherebbe, vista la vastità dell’esplosione della bomba Mauro Icardi. Anche perché era proprio il tecnico l’incaricato di spiegare la situazione legata all’oramai ex capitano nerazzurro. Che non è a Vienna per scelta sua, si faccia attenzione. La società, il tecnico, lo aveva convocato per la trasferta austriaca, ma MI9 dopo i recenti sviluppi ha preferito far calmare le acque, restare in disparte e magari sperare in un risultato positivo (e possibilmente largo) per provare a spostare l’attenzione su qualcos’altro che non fosse la sua personalissima situazone.
Spalletti, dicevamo. Il tecnico di Certaldo non si è potuto sottrarre alle prime domande su Icardi. Una, due, tre… stop. Ad un certo punto, durante la conferenza stampa, è arrivato anche il momento di provare a parlare di campo, di calcio. Perché nonostante la bega Icardi abbia catalizzato l’attenzione di tutti, oggi l’Inter affronta una sfida importante sotto tanti punti di vista. Quello della continuità dopo settimane di risultati negativi.

Ma pure quello dell’abitudine e della crescita nelle competizioni europee. Perché se c’è una cosa che è mancata alla prima Inter di questa stagione (in Europa) è proprio l’abitudine a giocare, interpretare, vincere, certe partite. Ricordate le sfide con Tottenham e PSV? E se è vero come è vero che i nerazzurri sono stati inseriti di diritto fra le pretendenti al successo finale, allora un segnale forte deve uscire già dall’Allianz Stadion. Che non sarà il Bernabeu, per carità, ma merita comunque rispetto. Perché il Rapid raramente perde in casa e anzi, il sapore di evento dell’anno rende la faccenda ancora più insidiosa.
Politano, ieri in conferenza, ha detto chiaramente di voler lottare per il successo finale. Spalletti ha rasentato maggiormente il terreno limitandosi ad un ‘vogliamo andare più avanti possibile’. Ma a livello di significato poco cambia. Perché sulla carta di squadre con la qualità dell’Inter non se ne trovano molte fra quelle rimaste nella competizione. E snobbarla adesso, seppur con le attenuanti argentine del caso, sarebbe un peccato mortale. E Spalletti questo lo sa bene, come confermato ieri pomeriggio in conferenza stampa nel bel mezzo dell’uragano Maurito…

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