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Paolillo: "All'Inter serve una terza punta forte. Vincere lo Scudetto nel derby? Magari"

Paolillo: "All'Inter serve una terza punta forte. Vincere lo Scudetto nel derby? Magari"
© foto di Andrea Ninni/Image Sport
sabato 6 aprile 2024, 23:59Serie A
di Andrea Losapio

Ernesto Paolillo, ex amministratore delegato dell'Inter, ha parlato ai microfoni de Linterista partendo dalla possibilità di vincere lo Scudetto a San Siro. "Non lo nego, sarebbe stupendo, soprattutto perché il derby è in casa del Milan. Stagione? Direi 7. Che è un bel voto, lo preciso, ma pesa l'essere usciti così presto sia dalla Coppa Italia che dalla Champions League".

Sulla partita contro l'Atletico.
"Tantissimo, davvero. Anche perché il gol fatto da Dimarco mi aveva illuso dandomi ancora più forza di credere che potessimo farcela. Poi va bene, è andata come è andata. Non abbiamo giocato al meglio, eravamo un po' troppo intimoriti. Merito del tecnico? Assolutamente sì e poi non dimentichiamo che con le vecchie regole saremmo passati, quindi indubbiamente questo va considerato. Però insomma io mi aspetto che questa rosa e questa squadra possano andare anche un po' più in là degli ottavi. Ed il rammarico aumenta a vedere il sorteggio successivo che ha favorito l'Atletico".

Sul prossimo mercato dopo Taremi e Zielinski.
"Difficile dirlo, indubbiamente abbiamo bisogno di una terza punta molto forte. Sì, abbiamo bisogno di avere un altro riferimento. Oltre a Lautaro che è una certezza ed a Thuram che resta ancora una speranza perché non è ancora maturato a tal punto da essere una certezza, sbaglia ancora troppo, come è giusto che sia perché deve farsi e sta crescendo".

Su rinnovi di Lautaro e Barella.
"Fino a quando c'è Marotta non sono preoccupato, lui sa come far quadrare i conti e le situazioni e certamente agirà per il meglio. Poi certo, abbiamo visto che le sirene incantatrici arrivano da ogni Paese e mai dire mai, ma speriamo di no".

Sul possibile rinnovo del prestito.
"Certamente agevolerebbe la ricerca di un compratore, è inevitabile data la situazione. Indubbiamente c'è più respiro, ma qualcosa dovrà cambiare".

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