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Perché alcuni tifosi della Lazio criticano Immobile?

Perché alcuni tifosi della Lazio criticano Immobile?
© foto di Massimiliano Vitez/Image Sport
martedì 22 ottobre 2019, 08:30Serie A
di Riccardo Caponetti
fonte Dall'inviato a Roma

Sembra strano, ma è così. Gara di sabato a parte, Ciro Immobile finisce sempre nel mirino della critica di una parte del tifo laziale. Soprattutto quando le cose vanno male, perché quando vanno bene viene solo incensato. Viene scontato porsi la domanda su quale sia il motivo, visto che il centravanti azzurro segna a raffica. Una risposta non c’è, o meglio esiste ma è troppo debole per contrastare i numeri schiaccianti che vanta il 29enne: 11 centri su 11 incontri quest’anno, contando anche gli impegni con gli azzurri, 96 su 143 presenze totali con l’aquila sul petto. Cosa altro dovrebbe fare? Eppure a più di qualcuno non piace. Ed è lecito, perché il gioco del calcio è bello e appassionante proprio perché non c’è mai una visione univoca e oggettiva. Ognuno ha la propria, in base alla quale valuta le qualità di un calciatore. Per esempio non è un mistero che per l’idea di calcio del ct Mancini il centravanti migliore sarebbe Balotelli. O comunque non Immobile, che per caratteristiche tende più ad attaccare lo spazio che venire a palleggiare dentro il campo. Ma dal non ritenere Immobile il proprio riferimento offensivo ideale a criticarlo, ci passa tanto.

Torniamo all’interrogativo. Perché i tifosi biancocelesti lo criticano? A lui si imputa il poco aiuto che dà alla manovra corale della squadra e il troppo egoismo negli ultimi venti metri (normale per un attaccante). E poi perché tecnicamente sbaglia troppo, anche passaggi o controlli sulla carta semplici. Obiezioni giuste che nascondono però un problema alla base ben più grande, che non riguarda Immobile in sé ma il laziale, mai soddisfatto. La critica è la base di ogni miglioramento, ma solo quando è costruttiva. Immobile ha bisogno di tutta la sua gente, così come la sua gente ha bisogno di lui. In un momento molto delicato per la squadra di Inzaghi. Ciro il suo lo fa sempre. Anche quando non segna, è uno dei pochi che non sbaglia mai atteggiamento e gioca sempre con la cattiveria giusta. La gara di sabato ne è l'emblema: lui da solo si è guadagnato due rigori e li ha trasformati entrambi, facendo impazzire l'Olimpico nella rimonta all'Atalanta. Andrebbe portato sul palmo della mano solo per questo, oltre che per le sue reti. Eppure in molti gli continuano a preferire altre punte: sembra strano, ma è così.

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