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Ripresa Serie A, protocollo, valore del calcio e anticomplottismo. Lo speech di Spadafora

Ripresa Serie A, protocollo, valore del calcio e anticomplottismo. Lo speech di SpadaforaTUTTO mercato WEB
lunedì 27 aprile 2020, 22:38Serie A
di Simone Bernabei

Ha dato titoli e indicazioni importanti, il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora nel suo intervento serale su Facebook. Uno speech che voleva essere generale e a tutto tondo sul mondo dello sport, ma che inevitabilmente ha avuto il punto focale nel calcio. E, entrando ancora più nello specifico, nella ripartenza della Serie A.

Ripresa allenamenti non è sinonimo di ripresa del campionato - “Lavoriamo per riprendere gli allenamenti dal 18 maggio, ma ciò non vuol dire che ripartiranno i campionati”. Una frase importante, sebbene il pensiero fosse già stato espresso giorni fa nei medesimi termini. Ma oggi che esiste una data di ripresa degli allenamenti di squadra, di certo è più attuale che in passato. Il concetto è piuttosto semplice: le società e le istituzioni lavorino per far ripartire gli allenamenti all’interno dei centri sportivi, con accorgimenti legati alla sicurezza sanitaria. Poi solo il tempo e l’evoluzione epidemiologica diranno se il campionato potrà davvero ripartire.

Possibile ipotizzare date di ripartenza della Serie A? - “Per la FIGC il campionato dovrebbe ripartire a metà giugno, un tempo lunghissimo. Non siamo in grado di sapere l'evoluzione del virus e come reagiremo noi tutti. E' impossibile dirlo oggi. Intanto, se riprendono gli allenamenti in sicurezza, ci predisponiamo anche in modo che il campionato possa riprendere, ma questo lo sapremo soltanto più avanti quando avremo i dati dell’attuazione del protocollo”. Il naturale proseguimento del discorso precedente. I club di Serie A, nelle idee del Ministro, pensino a riprendere gli allenamenti, pur senza certezze sul futuro in campo. Così, se l’epidemia dovesse attenuarsi e la curva tendere allo zero, tutte le 20 di A sarebbero pronte alla ripartenza anche se decisa nell’arco di poco tempo.

Nuovo protocollo e incontro con la FIGC - “La FIGC ha presentato un protocollo per fare gli allenamenti in sicurezza ed è stato preso in considerazione, ma necessita di un approfondimento. Il comitato tecnico scientifico nel più breve tempo possibile incontrerà alcuni rappresentanti della FIGC, del mondo del calcio e del CONI e anche la federazione dei medici sportivi per riuscire a perfezionare questo protocollo nel modo migliore per garantire la salute di tutti”. Un modo per dire che le parti, Comitato del governo, ministero, FIGC, Medici sportivi e CONI, si incontreranno nei prossimi giorni per aggiornare e implementare il già ricco e complesso protocollo presentato nelle scorse ore. La volontà di ripartire sembra esserci, ma anche in questo caso tutte le tessere del puzzle dovranno essere al loro posto.

Valore sociale ed economico del calcio - “Sono consapevole che il calcio è importante sia come elemento sociale sia dal punto di vista economico. Il miliardo e mezzo che il calcio paga al Fisco contribuisce al fondo dello Stato per tutte le altre discipline. Portare avanti il mondo del calcio è perciò importantissimo per il nostro Paese, ma lo dobbiamo fare in sicurezza”. Altra apertura alla ripresa. 1,5 miliardi di euro che il calcio paga allo Stato e di cui usufruiscono, direttamente o indirettamente, anche tutti gli altri sport. Normale e logico che sia così vista l’importanza del pallone, ma sottolinearlo ai fini del ragionamento finale che faranno le parti in causa appare doveroso.

Dura risposta alla Lazio - “Sono ridicole le affermazioni di un complotto contro la Serie A ed è ridicolo chi dice questa cosa. Lavoriamo per riprendere gli allenamenti dal 18 maggio, ma ciò non vuol dire che ripartiranno i campionati”. Parole forti, quelle del Ministro. Che senza far nomi ha però velatamente risposto alla Lazio che oggi, per bocca del ds Igli Tare e del centrocampista Marco Parolo, ha parlato in termini critici delle decisioni in merito del governo.

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