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Roma, c’è una difesa da ricostruire. Tocca a Petrachi lo “Specialista”

Roma, c’è una difesa da ricostruire. Tocca a Petrachi lo “Specialista” TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
sabato 8 giugno 2019, 08:15Serie A
di Dario Marchetti

Il 25 luglio per la Roma si avvicina e non è una data messa a caso. Coincide con il primo turno del preliminare di Europa League. Dunque 47 giorni a partire da oggi per preparare la stagione, ufficializzare allenatore, diesse e dare il via al mercato. Petrachi continua a lavorare nonostante il Torino e Cairo non abbiano ancora dato il lascia passare definitivo, lo testimoniano anche i video di Fiumicino che immortalano il futuro direttore sportivo giallorosso al fianco del Ceo Guido Fienga di ritorno da Madrid dopo l’incontro con Fonseca.
IN & OUT - La Roma è un vero e proprio cantiere, in difesa soprattuto. Olsen non è contento e vuole lasciare la Capitale, Karsdorp già a gennaio poteva far ritorno in Olanda e Marcano sente forte il richiamo del Portogallo e della Spagna. Poi le note dolenti: Manolas e Kolarov. Sul primo pende una clausola rescissoria da 36 milioni e la Juventus (di Sarri?) sarebbe intenzionata a esercitarla. Il greco non dovrebbe opporre resistenza. Via, con ogni probabilità, anche un altro “senatore” come il terzino serbo. Rapporto quasi usurato con la piazza con Inter e Stella Rossa che spingono per averlo. In entrata, invece, i nomi sono ancora pochi. Per la porta si parla di un accordo di massima per Cragno del Cagliari (circa 20 milioni), mentre per la difesa è uscito il profilo di Ismaily dello Shakhtar che aiuterebbe anche a sbloccare la trattativa per Fonseca e poi N’Koulou che Petrachi conosce benissimo avendolo portato dal Lione al Torino la scorsa estate.


PRECEDENTI - A Trigoria, però, non sono preoccupati. La fiducia nel futuro diesse della Roma è tanta visto anche il passato. Si può considerare lo “Specialista” dei difensori. Con i Granata l’investimento più oneroso fatto nella retroguardia è stato proprio quello di N’Koulou per 7 milioni e già oggi vale almeno il triplo. I precedenti sono tanti nei suoi dieci anni al Torino e sicuramente i più eclatanti restano Darmian, Glik, Zappacosta e Maksimovic. Tutti colpi low cost e rivenduti più avanti a suon di plusvalenze. Lo United sborsò 18 milioni per Darmian dopo esser arrivato nel capoluogo piemontese dal Palermo per 2 milioni. Ancora più soldi ha dovuto spendere il Chelsea per Zappacosta (25 milioni). Gli stessi del Napoli per Maksimovic arrivato invece dalla Stella Rossa per un milione mezzo neanche. Non mancano i colpi a zero come Sirigu dal Psg, diventato anche perno della Nazionale di Mancini, e D’Ambrosio dalla Juve Stabia, ora all’Inter e assoluto titolare nelle ultime due stagioni con Spalletti. Dunque Petrachi è chiamato ora a fare altrettanto bene a Roma. Non sarà solo un lavoro da diesse, ma anche da ragioniere per far quadrare i conti e con l’imperativo che è soltanto uno: non far sbagliare ai giallorossi il terzo mercato consecutivo.

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