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Romagnoli fa 200 col Milan: "Pioli uno di noi, l'obiettivo è tornare in Champions. Futuro? Sto bene qui"

Romagnoli fa 200 col Milan: "Pioli uno di noi, l'obiettivo è tornare in Champions. Futuro? Sto bene qui"TUTTO mercato WEB
© foto di DANIELE MASCOLO
venerdì 4 dicembre 2020, 00:47Serie A
di Michele Pavese

Alessio Romagnoli ha rilasciato una lunga intervista a Sky Sport in occasione delle sue 200 presenze in rossonero. Il capitano del Milan ha ripercorso la sua carriera, parlando del suo passato, del suo presente e delle sue ambizioni future.

Il primo gol in Serie A: "Il gol è stato molto emozionante, poi andare ad abbracciare Francesco Totti è stato fantastico. Sono contento di esserci stato anche io".

Il passato da terzino: "Mi sento un centrale, ma a diciotto anni non potevo dire di no. Feci abbastanza bene, fu un'esperienza importante per me ed un passo importante nella mia carriera".

L'esperienza alla Samp con Mihajlovic: "La Sampdoria la ricordo con grandissima emozione, Mihajlovic per me è stato molto importante. Devo ringraziarlo perché mi ha voluto fortemente alla Samp e al Milan, ha fatto spendere tanti soldi per me, mi ha fatto giocare anche quando facevo qualche errore".

L'arrivo al Milan: "Ho detto sì al primo istante, è bastata una chiamata del mister. Tutto il resto lo ha fatto Galliani col mio ex procuratore. Il Milan vuol dire campioni, trofei e vittorie, mi sono sentito sempre parte di una famiglia. Sono arrivato molto giovane, sono qui da sei anni e non posso chiedere di meglio, è stato subito amore a prima vista".

L'idolo Alessandro Nesta e la 13: "Nesta per me è il più grande difensore della storia. La 13 era disponibile, mi sono sentito di prenderla senza problemi, con molta leggerezza".

La Supercoppa vinta: "Il primo trofeo non si scorda mai, negli anni abbiamo potuto vincerne altri, come la finale di Coppa Italia persa ai supplementari. Ne ho perse tre, spero di rimediare nei prossimi anni. Il primo trofeo comunque è stato molto importante".

Montella e Gattuso: "Mi dispiacque l'esonero di Montella ma il calcio va così. Poi è arrivato Rino, una persona vera come Sinisa, un vero uomo. Con lui sono arrivati risultati e le soddisfazioni, è stato un anno veramente fondamentale per noi. Quel Milan è stato lo specchio del suo allenatore, un Milan sempre pronto a battagliare".

I gol al fotofinish nel 2018: "Quei gol furono importanti, arrivarono in situazioni difficili, ci permisero di rimanere in scia Champions anche se poi è finita com'è finita. È stato uno dei momenti più belli della mia carriera fino adesso".

La fascia da capitano: "Eravamo in tournée in America, Gattuso mi toccò il braccio e dissi subito sì. Essere capitano di una squadra così gloriosa a 23 anni può essere solo motivo di orgoglio. La fascia del Milan in pochi la indossano, l'hanno indossata i più forti al mondo, è una spinta per fare sempre meglio".

La mano di Pioli: "È uno di noi. Una persona che fa le cose in gruppo, ha voluto tanto che questo gruppo potesse crescere. Non dobbiamo fermarci, siamo all'inizio, niente è scritto. Dobbiamo essere bravi a sfruttare il momento e fare il meglio possibile".

L'impatto di Ibrahimovic: "Ha aggiunto fame di vittorie, mentalità e gol che all'inizio ci mancavano".

Il sogno Scudetto: "Il nostro obiettivo è e rimane la Champions, il campionato è ancora lungo, è ancora presto per fare previsioni. Giochiamo ogni partita al massimo per arrivare la Champions, poi vediamo".

Il futuro: "Mi trovo benissimo al Milan, è stato subito amore a prima vista. Mi trovo molto bene a Milano, ho un contratto fino al 2022; manca ancora tanto, poi vedremo. Finché starò qui darò sempre il massimo".

Un obiettivo personale: "Il mio sogno è di diventare il più forte di tutti, di vincere e di essere ricordato come un vincente. Ogni giocatore lavora per questo. Punto ad essere un vincente e a vincere il più possibile", riporta MilanNews.

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