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Salernitana, un unico vantaggio: due mesi d'anticipo per programmare

Salernitana, un unico vantaggio: due mesi d'anticipo per programmareTUTTO mercato WEB
Iervolino e Petrucci
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
sabato 23 marzo 2024, 10:00Serie A
di Luca Esposito

SI può trovare un lato positivo anche in una stagione fortemente negativa? A volte sì. Come nel caso della Salernitana che, gettata alle ortiche la possibilità di conquistarsi il quarto anno di fila in A a causa di una serie di errori da parte di più componenti, ora potrà guardare al futuro con la possibilità di programmare in largo anticipo rispetto alla - futura - concorrenza lanciando un segnale alla tifoseria e a tutto l'ambiente. Certo, diventa difficile fare tanti ragionamenti quando ci sono ancora nove partite da disputare, con un calendario tra l'altro difficilissimo e che vedrà i campani affrontare quasi tutte le formazioni che occupano la zona sinistra della classifica. Tuttavia Colantuono, che ha avuto il merito di accettare in una situazione sportivamente parlando drammatica, ha esperienza e carisma per destare il gruppo dal torpore e per rispettare i diktat societari: valorizzare i giovani, schierare solo chi suda la maglia e chiudere l'annata con dignità sportiva, magari aggiungendo qualche punto a una classifica che, di fatto, dalla vittoria di Verona datata 30 dicembre ad oggi è rimasta immutata.

Il presidente Iervolino, in questa settimana, ha parlato a livello nazionale affrontando diverse tematiche. "Qualunque cosa farò, sarà dettata dal mio amore per la Salernitana e per una tifoseria che porto nel cuore" è frase che non esclude un passaggio di consegne. Del resto la dirigenza ha confermato che, in questi mesi, si sono fatti avanti diversi gruppi potenzialmente interessati e che le loro proposte sono state respinte al mittente perchè poco concrete, non perchè la società è dichiaratamente incedibile. Le possibilità che Iervolino resti al timone ripartendo da zero e con rinnovate ambizioni sono comunque elevate, del resto non sarebbe un grande affare cedere una società retrocessa, con un indice di liquidità fuori parametro e con calciatori di proprietà svalutati quando, in teoria, tra un anno si potrebbe tornare in alto e attribuire alla Salernitana un prezzo ben superiore ai 10 milioni di euro sborsati in epoca trust.

Tornando al tema programmazione, la Salernitana dovrà a breve individuare un nuovo direttore generale e un direttore sportivo da campo che viva la quotidianità. Figura che è mancata molto per tutto l'arco della stagione. Sabatini non è stato esonerato anche per un discorso di "delicatezza": è un dirigente a fine carriera, ha mostrato comunque attaccamento alla causa e fargli chiudere l'esperienza decennale nel mondo del calcio con un licenziamento avrebbe rappresentato un epilogo forte e non felicissimo. Ci si saluterà a fine stagione, con rispetto. Si era parlato di Pasquale Foggia, ds molto legato a Inzaghi che, ieri, ha incassato di nuovo i complimenti di Iervolino: il mister resta a tutti gli effetti un candidato per la panchina del futuro.

La rosa sarà totalmente stravolta. Andranno certamente via i vari Fazio, Boateng, Bradaric, Ochoa, Simy, Weismann, Vignato, Gomis, Pellegrino, Pirola, Zanoli, Dia e Coulibaly, da gestire le grane Sepe e Bonazzoli che rientreranno alla base ma guadagnano troppo per la categoria. C'è poi il discorso Candreva: la proprietà lo terrebbe anche in B, il giocatore percepisce uno stipendio oneroso e in A c'è già qualche richiesta. Ove mai decidesse di affrontare questa sfida per riportare in alto la Salernitana, si potrebbe provare a prolungare il contratto spalmando l'ingaggio su due stagioni. Prematuro ogni discorso, comunque. Anche per Gyomber scadenza 2025 e necessità di sedersi attorno al tavolo con l'agente per fare il punto della situazione. Sarà riconfermato il giovane Iannoni dopo un biennio in prestito a Perugia, in entrata tanti tifosi sperano in un ritorno di Coda che, a distanza di 7 anni, avrebbe la possibilità di chiudere la carriera a due passi da casa.

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