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TMW - D'Amico: "Ibrahimovic al Bologna? Non mi stupirebbe"

TMW - D'Amico: "Ibrahimovic al Bologna? Non mi stupirebbe"TUTTO mercato WEB
© foto di Alessio Alaimo
lunedì 18 novembre 2019, 20:27Serie A
di Daniel Uccellieri
fonte Alessandro Rimi

L'agente Andrea D'Amico ha rilasciato alcune dichiarazione a margine dell'evento "Serie A Revolution" alla SSML Ciels di Milano: "È arrivato il momento di cambiare il nostro sistema calcio per valorizzare il nostro prodotto sportivo e creare nuove risorse importanti per chi vuole investire in un'azienda importante come il calcio.

Rakitic alla Juventus? "È un giocatore importante, la Juventus ha sempre dimostrato di saper fare investimenti importanti. È uno dei nomi caldi, ma è presto per fare previsioni".

Ibrahimovic? "Ha un'età anagrafica che non corrisponde alla sua età biologica grazie al suo super fisico. Non può essere un progetto a lungo corso, secondo me farebbe comodo a tante squadre italiane che vogliono alzare il livello della propria squadra. Bologna? Saputo lo conosce molto bene, non mi stupirei se iniziasse questa trattativa".

Gattuso senza panchina?: "Rino è un grande, sia da giocatore che da allenatore. Al Milan ha fatto un miracolo sportivo. Dopo aver allenato i rossoneri non era facile trovare qualcosa di meglio, è giusto che aspetti il progetto più lusinghiero per lui. Potrebbe essere in Italia o anche all'estero. Il Milan avrebbe bisogno di lui anche adesso".

Il Napoli? "De Laurentiis ha portato il club nel calcio dei grandi, sia in Italia che in Europa. Ancelotti è uno degli allenatore più vincenti, il momento di difficoltà non vanifica quanto fatto in passato. I calciatori del Napoli rischiano qualcosa? Hanno dimostrato che il calcio è fatto da piedi, fisico e testa. Con il Genoa si è visto che non c'erano con la testa. Adesso hanno bisogno di ottenere risultati, nonostante le tante situazioni da gestire. C'è stato questo ammutinamento sul ritiro deciso dalla società, doveva essere gestito tutto dall'allenatore e dal presidente. La squadra avrebbe dovuto seguire il tecnico".

Il rapporto tra i dipendenti e le società? "Ci sono sempre stati questi episodi nel calcio, sono situazioni che si ripetono nel corso degli anni. Alla Juventus sono stati bravi a gestire il malcontento di Cristiano Ronaldo. Sarri ha guadagnato credibilità all'interno del gruppo togliendo Ronaldo per due volte di fila quando le sue prestazioni non erano ottimali: ha dimostrato che sono tutti uguali all'interno del gruppo".

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