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TMW - Ferrero: "Oggi potrei essere pronto per andare alla Roma"

TMW - Ferrero: "Oggi potrei essere pronto per andare alla Roma"
giovedì 3 ottobre 2019, 16:23Serie A
di Simone Lorini
fonte dall'inviato Riccardo Caponetti

In un lungo intervento davanti agli studenti della Luiss, Massimo Ferrero, patron della Sampdoria, ha parlato di tanti temi legati alla Roma, attuale e del passato, ma anche del club blucerchiato. Di seguito quanto raccolto dal nostro inviato: "Si parlava della Roma nel 2010, dove la morte del grande Franco la povera Rossella è stata espropriata della società e non solo. Gli è rimasta una casetta, aveva un impero. Ma non siamo qui per fare polemica. Me l'avevano proposta, ma dissi di no. Del calcio non me ne fregava niente, andavo a vedere la partita per coltivare rapporti, non per altro. Ero romanista, il tifo scorreva nella famiglia, ma tra passione e follia per una squadra c'è una differenza: io mi fermavo alla passione, ho anche altri interessi nella mia vita. Avete presente la canzone di Rita Pavone che diceva 'la domenica mi lasci sempre sola'? Io la donna mia non la lasciavo mai sola la domenica".

L'approccio con la Sampdoria - "La Sampdoria è venuta così, è capitata. Mi trovo in un momento in cui i tifosi mi minacciano, vogliono Vialli. Venisse, ma io ho dato un valore alla società. Non voglio esagerare la verità, ma quando sono entrato a Bogliasco ho visto come prima cosa un cancello rotto: una società di Serie A, famosa in tutto il mondo, si presenta così... le docce tutte rotte. E la famiglia Garrone aveva investito 300 milioni nel club. Io sono malato per i bagni, a causa di una malattia che ho preso da bambino e quindi la pulizia e l'ordine in bagno per me conta molto".

La gestione - "Ho fatto il centro sportivo nuovo, ho preso tutte le concessioni. Ho fatto alche i campi dei portieri oltre l’hotel nuovo, in cui i giovani studiano anche. Prendo giocatori a 20/25 milioni perché adesso vengono. Vado a prendere tutti ragazzini di prospettiva, su dieci, cinque ne azzecchi e li rivendi. Questo è un tipo di calcio, poi c’è la Juventus. Oggi potrei essere pronto per andare alla Roma o un club di prima fascia. Ho messo in vendita la Sampdoria perché non posso fare di più".

L'amore per Muriel - "Quando ti innamori di un giocatore è la fine. Io ero innamorato di Muriel, il primo giocatore che ho preso io. L ho preso zoppo, rotto, per 15 milioni, tanti per una società come la Sampdoria. Era innamorato di mio figlio, lo portava in braccio. Quando l’ho venduto si sono messi a piangere insieme, ma mi davano 22 milioni".

La differenza tra Giampaolo e Di Francesco - "Uno è difensivo, l’altro è offensivo. Dodo era troppo offensivo, Giampaolo ne voleva uno più difensivo".

La Roma - "Se domani ci fosse la possibilità di prendere la Roma? La prenderei subito".

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