TMW RADIO - Apolloni: "Per Pioli e il suo Milan può essere davvero l'anno del coronamento"

L'ex centrocampista Luigi Apolloni, oggi allenatore del GS Felino, ha così parlato a TMW Radio, durante Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, iniziando dall'impegno playoff per l'Italia: "Ci aspetta una grande battaglia, dal significato enorme. Determinante per poter dare proseguimento al percorso di Mancini, dobbiamo pensare positivo anche se i rischi sono enormi. Già con la Macedonia ci dovrà essere grande attenzione".

Come si è arrivati al momento attuale?
"Quando giocavo io gli stranieri erano soltanto tre, quelli che venivano erano di qualità altissima. Mancini è stato bravissimo, chiaro però che servirà un ricambio e che l'allargamento del numero di stranieri ci abbia portato a questo".

Perché fatichiamo sul centravanti?
"Tra gli stranieri, è il ruolo più ambito. E si toglie posto a certi giocatori... Ci sono invece società come Sassuolo e Empoli che permettono ai giovani italiani di lanciarsi".

Come intervenire?
"Società più o meno grandi si arrabattano, ma il puntare sui settori giovanili è un fattore determinante per ridare un senso al calcio italiano che risorse ne avrebbe".

Milan favorito per lo Scudetto?
"Può davvero essere l'anno per il coronamento da parte di Pioli, grande allenatore, e il raggiungimento di un grande obiettivo quale lo Scudetto".

Il livello del campionato è cresciuto o calato?
“La Juve l’ha fatta da padrona per anni anche perché realtà con minori difficoltà economiche. Ben vengano perciò le proprietà straniere, anche se manca loro quel senso di appartenenza che davano le famiglie-proprietarie legate alla città”.

Che ne pensa dell’addio a Dybala? Zaniolo per sostituirlo?
“Quando c’è l’opportunità, il calciatore sceglie di guadagnare. Dietro di loro ci sono ragionamenti economici forti. Zaniolo è un giovane importante, la Juventus potrebbe puntarci. Hanno però dato via Kulusevski, che secondo me è un giocatore forte avendolo visto a Parma”.

Il Genoa può salvarsi?
“Hanno cambiato proprietà e non solo, nel tentativo di salvare una grande società”.

Qualche allenatore innovativo in Serie A?
“Italiano ha fatto vedere cose buonissime sia con lo Spezia che ora alla Fiorentina, a me piacciono molto anche Zanetti e Andreazzoli, uno che si vede fa divertire anche le sue squadre. C’è un po’ di forzatura a giocare dal basso anche quando non si hanno difensori troppo tecnici.

Come giudicare la stagione del Parma?
"Inizialmente erano partiti molto bene, scegliendo un allenatore interessante come Maresca. Però non si è data continuità al progetto, un difetto molto italiano. In Serie B poi puoi vincere con la prima e perdere con l'ultima, senza contare le pressioni che hai in una piazza come Parma".

Buffon giocherà fino a 50 anni?
"Da quando ha iniziato a giocare è rimasto un ragazzino dentro, quella è la sua forza. Ricordo ancora gli allenamenti al campetto... E come sfotteva Zola o Asprilla quando gli parava i rigori!".

Ci racconta il suo presente?
"La mia passione è allenare, ho un amico a Felino, in provincia di Parma, che mi ha chiesto di dargli una mano. Quindi sono sceso in Eccellenza, devo dire che mi piace molto lavorare in mezzo ai giovani".