TMW RADIO - Bertolucci: "Non firmo per il Milan secondo. Vedo Ibra tipo Altafini ai tempi d'oro"

L'ex tennista Paolo Bertolucci, notoriamente tifoso del Milan, è intervenuto in diretta su TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "Il sorriso del tifoso milanista oggi è pieno, anche se sento cose diverse. Negli ultimi due anni o si è primi o secondi, con tanti giovani lanciati e senza spese folli. Sono soddisfatto dei dirigenti, anche per come conducono. Come una sana famiglia”.

Perché allora i malumori?
“Diventano pazzi, stavolta perché Vlahovic l'ha preso la Juventus. Già Belotti l’ho sentito infamato in tutti i modi… Pazzesco. Tutto sempre prima. C’è un bilancio, togliamoci dalla testa certi giocatori perché è un altro mondo. Un passo alla volta…”.

I detrattori sono gli stessi di Tonali?
“Perché, #PioliOut? O Leao che volevano mandare via a calci e ora si inginocchiano. O Calabria e Kjaer che era scarto dell’Atalanta e oggi ha lasciato tutte vedove. Mi fido di Maldini e Massara, basta poco per colmare il gap”.

L'addio di Donnarumma è stato digerito?
"Chi avrebbe mai pensato che Maignan l'avrebbe sostituito? Il calcio di oggi è così, le società sono sotto ricatto dei procuratori. Ora toccherà anche a Kessié, arriverà qualcun altro. Essendo un lavoratore fa bene ad andare dove vanno più soldi, è della Costa d'Avorio. Idem Calhanoglu. Per Donnarumma, essendo nato nel Milan, era diverso".

L'accoppiata Sanches-Botman la renderebbe felice?
"Io sì, ma ho letto già che Sanches è sempre mezzo rotto. Botman invece piace, deve essere il nome. Un anno fa senza Simakan non si poteva giocare, chi era Tomori? Queste idiozie un tempo erano confinate al bar sport, adesso è un dramma invece prendere il cellulare in mano".

Che sensazione dà la parola Scudetto?
"Prima del derby parlai con Pellegatti e gli dissi che non firmo per il secondo posto. Un atleta deve provarci fino alla fine, stando attaccati al gruppo".

A Ibrahimovic rinnoverebbe il contratto?
"Bisogna vedere lui come sta. Se inizia a pesare anche l'allenamento, è il momento di dire basta. Se si gestisce, ha un buon rendimento ed è bravo nello spogliatoio, può essere tipo l'Altafini dei tempi d'oro, per l'ultima mezz'ora. Pensare che persino Giroud per certi non aveva mai segnato, preferivano Simy".

Due parole conclusive sul caso Djokovic.
"Il mondo del tennis deve stare tranquillo, tra i primi 100 al mondo 99 sono vaccinati e uno no. Probabilmente il problema è di quest'ultimo...".