TMW RADIO - Colasanto: “CR7 un bambino viziato. Pogba avrebbe potuto rinunciare allo stipendio”

Durante la trasmissione Piazza Affari su TMW Radio è intervenuto l’agente Filippo Colasanto per commentare vari temi.

Il suo pensiero su questo calciomercato?
"Io vorrei fare due considerazioni, una tecnica e una “morale”, anche se questa potrebbe essere una parola esagerata parlando di calcio, che ormai è una vera e propria industria. Leggere certe cifre in questi giorni, è una cosa fuori luogo. Per carità i calciatori sono attori di un grandissimo spettacolo ed è giusto che guadagnino, però, anche in vista della crisi economica che arriverà nel 2023, come anticipato da grandi economisti, credo che ci dovrebbe essere una realtà super-partes che metta un freno a tutto ciò, che possa calmierare tale situazione. Basta pensare ad Antonio Conte che dopo una sconfitta pesante, invece di commentare alcuni suoi errori, va subito a chiedere altri giocatori alla società. Su Ronaldo dico che sta chiudendo male, con l’immagine di un ragazzino viziato, che fa bizze e capricci; non pensando che il suo futuro nel calcio, in qualsiasi ruolo, potrà essere comunque spettacolare. Gli arabi, comunque, non sono scemi e si portano in casa un testimonial spaventoso che genererà il triplo di quello che andrà a guadagnare". 

Su Enzo Fernandez e Mac Allister le risultano sviluppi di mercato?
"Su Mac Allister e Enzo Fernandez mi dispiace sottolineare come le squadre italiane arrivino sempre in ritardo. Qui c’è il brutto vizio di lavorare quasi solo per relazioni personali, e quindi si prendono alcuni giocatori nel momento in cui costano troppo. Fernandez è bravo per carità, ma il Milan un anno e mezzo fa lo aveva adocchiato e costava circa 18 milioni. Se il Chelsea pagasse la clausola di ben 120 milioni sarebbe una cosa incredibile. Mac Allister può essere molto utile a tante squadre e farebbe molto comodo alla Juventus. Comunque bisogna stare attenti ai giocatori che hanno sfruttato la grandissima vetrina del Mondiale, perché in tale competizione esasperano le loro prestazioni, giocano mossi da enormi stimoli”.

Sulla situazione di Pogba, invece, che idea si è fatto?
"Su Pogba, devo essere sincero, non sto capendo la situazione. E mi dispiace che non abbia neanche lontanamente pensato, come fece un grande calciatore come Van Basten, che vedendo che non stava riuscendo a superare il problema alla caviglia si sospese per un anno lo stipendio".

Su De Paul e Paredes?
"De Paul è per me un grandissimo giocatore eppure sta in panchina con l’Atletico. Vediamo nei prossimi giorni se emergeranno interessamenti sul giocatore, che per me è stato uno dei tre migliori della squadra che ha vinto il Mondiale. Su Paredes non riesco a capire, è un bel giocatore, ma in Italia è stato snaturato quando è stato arretrato davanti alla difesa. È forte, la Juve ha fatto bene a prenderlo, però non so se lo riscatterà. Lui nasce come trequartista, era l’erede di Riquelme”.

Su Di Maria?
"È un giocatore da partita secca, che ti fa vincere le gare, ma non ha continuità dal punto di vista fisico, è filiforme e quindi delicato sotto questo profilo. Io l'ho conosciuto quando era molto piccolo e lo proposi alla Roma, che in quel momento non ritenne opportuno prenderlo”.

Un nome del calcio argentino?
"Ti dico il nome di un ragazzino, Agustin Buteler che è un 2009. L’ho adocchiato due anni fa e ho già avuto la possibilità di parlare direttamente con il padre. Si dice che può essere una sorta di nuovo Messi, che secondo me alla sua età non era tecnicamente forte quanto lui. Vedremo se manterrà le grandi promesse che palesa adesso".