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TMW RADIO - Paolillo: "Inter, non vedo questo indebolimento evidente. Inzaghi scelta perfetta"

TMW RADIO - Paolillo: "Inter, non vedo questo indebolimento evidente. Inzaghi scelta perfetta"TUTTO mercato WEB
© foto di Andrea Ninni/Image Sport
giovedì 15 luglio 2021, 19:27Serie A
di Alessio Del Lungo
Archivio Stadio Aperto 2020-2021
TMW Radio
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Ernesto Paolillo ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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Il dirigente sportivo Ernesto Paolillo è intervenuto in diretta a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, partendo dall'Inter: "E' un ridimensionamento dal punto di vista di bilancio, ma non significa necessariamente non essere competitivi. Sostituire Hakimi non è facile, ma con la plusvalenza è possibile acquistare giocatori meno blasonati in questo momento che possono essere plusvalenza domani. Non dimentichiamo comunque che l'ossatura principale della squadra è rimasta. E' cambiato allenatore, ma non vedo un indebolimento evidente".

La visione a lungo termine è il problema dell'azionariato popolare in Italia?
"Penso di sì. Da un punto di vista romantico sarei molto contento di vederlo, ma non si deve dimenticare che si regge in Spagna per una legge fiscale abbastanza strana che quando il club fa un aumento di capitale finisce contabilizzato come una specie di donazione, una risorsa patrimoniale per il club e quindi non va contro il Fair Play Finanziario che li vieta. Ci sono dei casi positivi come il Bayern, ma non è azionariato popolare perché sono Allianz e altri grandi nomi di industrie. Non vedo possibile una cosa simile in Italia, anche la Pirelli è scappata via dalla sponsorizzazione dell'Inter e poi non si può andare a vendere l'azionariato popolare ai tifosi sapendo che dovranno fare un ulteriore versamento l'anno dopo. E' una cosa romantica, ma non fattibile".

Come mai non è mai stato analizzato il caso Manchester City e il PSG, club che si iscrivono alle coppe europee, ma sono in mano ad altri Paesi.
"L'UEFA quando doveva emettere sanzioni non ha voluto e non ha potuto sanzionarli. Se io sponsorizzo sulla maglia una nazione e guadagno talmente tanto da coprire il bilancio sono a posto. Se ho una compagnia aerea e sponsorizzo il mio club e dico che vale 150-300 milioni di sterline e metto a posto il mio bilancio... Bisogna mettere dei limiti a tutto questo sennò diventa un gioco diverso".

Cosa deve fare l'UEFA per provare a fare lei stessa un passo verso una sostenibilità effettiva e reale del movimento?
"Bisogna che l'UEFA e le Federazioni che lo compongono si rendano conto che il calcio sta diventando insostenibile. Se analizziamo bene i bilanci della Serie B, oltre al Chievo, ce ne sono altre 5 o 6 in situazioni difficili. Per salvare il calcio l'UEFA deve guadagnare meno lei e far guadagnare di più i club, dando respiro a chi sostiene di guadagnare meno di quanto dà. Non è un dramma se il campionato italiano scende a 16 squadre e la UEFA sanziona qualcuno come succede nel business normale, quando le aziende che non ce la fanno falliscono".

Che sensazioni ha provato vedendo Mancini vincere con l'Inter prima e con l'Italia poi?
"Molto bello perché innanzitutto ha vinto l'Italia. E' una promozione di una scuola che riesce a mantenersi a livello altissimo. Mancini è cambiato molto negli anni, ha costruito ed ha continuato a vincere. Ha ben assemblato i giovani, è proprio una bella vittoria che se la FIGC è intelligente usa per far ripartire il calcio italiano che può produrre grossi risultati economici".

Che evoluzione si attende per il gruppo Suning?
"La mia visione è esterna e non conosco i dettagli. L'impressione che si ha è che stia cercando di riassestare le cose per vendere al meglio, ma non credo sia un investimento che la famiglia vuole fare a lungo termine, vista la situazione anche in Cina".

Diventa difficile anche vendere l'Inter.
"Anche quando arriva il fondo, deve guadagnare, altrimenti rivende la società dopo qualche anno e fa una minusvalenza. L'Inter per quello che ha a disposizione ha tutte le premesse per far credere agli investitori di poter accrescere gli utili, anche quelli commerciali che, per varie ragioni sono calati. A Milano si può fare del grande calcio, serve uno stadio di proprietà e, se Suning riuscirà con il Milan a portare a casa uno stadio nuovo, avrà incassi importanti e potrà aiutare molto il club".

Inzaghi è stata un'ottima soluzione?
"E' un allenatore che comincerà con un modulo che è una continuazione di quello di Conte, quindi i giocatori sono portati. E' molto bravo perché ha fatto risultati importanti alla Lazio con una rosa inferiore, sa lanciare talenti e per me è stata la scelta perfetta. L'importante è che vengano premiati i giovani bravi e che sappiano sostituire gli Hakimi di turno, magari non con le stesse caratteristiche, ma con un rendimento molto alto".

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