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Zaccheroni: "Il VAR? Menomale che c'è. Mi piace il Milan, bravo Rino"

Zaccheroni: "Il VAR? Menomale che c'è. Mi piace il Milan, bravo Rino"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 4 marzo 2019, 14:21Serie A
di Raimondo De Magistris

Interessante intervista rilasciata al sito dell'Udinese da Alberto Zaccheroni, allenatore reduce dall'avventura in Coppa d'Asia che ha affrontato diversi tempi. Tra cui l'introduzione del VAR: "Dico semplicemente meno male che c’è. È uno strumento non ancora perfetto perché la visione sullo schermo è soggettiva, però adesso c’è la possibilità di far vedere l’immagine del fallo a tutti e permette agli arbitri di sbagliare meno, però gli errori si commetteranno sempre, li accettavamo prima, figuriamoci adesso. Almeno gli errori più grossolani però non passano più".

Zaccheroni non ha in questo momento idee chiare sul suo futuro, ma dopo le semifinali conquistate con gli Emirati Arabi Uniti non vuole smettere: "Mi godo la mia Cesenatico ma già so che dopo l’estate tornerò ad avere nostalgia del calcio. Sono sempre preso dalle sfide perciò credo che non rimarrò con le mani in mano e valuterò le proposte che mi verranno fatte".

Sulla corsa Champions, questo il giudizio di Zaccheroni: "Il Napoli sa di non poter raggiungere la Juventus e al contempo è cosciente di essere in una zona di sicurezza sulle inseguitrici. Questa situazione in certi momenti credo lo possa danneggiare. Il Milan di Gattuso mi sta sorprendendo, sta facendo giocare la squadra con coraggio, prende pochi gol, anche se ne fa pochi".

Infine, un giudizio sull'Udinese: "Udine è una piazza particolare che va capita. Io cerco di vederla dal punto di vista dei giocatori e secondo me a volte su di loro a Udine c’è poca pressione, perché il pubblico è molto educato e i giornali nazionali parlano poco dell’Udinese. Perciò credo che la tensione su di loro dovrebbe essere più costante e non concentrata solamente nei momenti precedenti alla partita o dopo una sconfitta, per questo serve un allenatore che capisca la piazza, i media e che sappia intervenire a piccole dosi nella testa dei giocatori nel corso della settimana. A Udine insomma serve un allenatore che lavori individualmente sui giocatori, in modo da farli crescere, perché se crescono loro lo fa anche la squadra. Si sta troppo bene a Udine, ma la pressione non va messa quando si perde bensì quando si vince".

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