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Ternana, Lucarelli ricorda Marulla: "Lui era il re di Cosenza e mi accolse come un figlio"
Il tecnico della Ternana Cristiano Lucarelli dopo la sconfitta di ieri contro il Cosenza, club in cui ha militato a inizio carriera, si è soffermato sul rapporto con la piazza calabrese e soprattutto del legame d’affetto che lo legava a una bandiera del club come Gigi Marulla, svelando di essere andato in visita alla sua tomba prima della sfida di campionato: “Molti tifosi sono venuti a trovarmi in albergo e mi hanno fatto sentire il loro calore, ma il momento più toccante è stato visitare la tomba del grande Gigi che per me è stato un maestro di calcio e di vita. Arrivai qui che ero un ragazzino e lui era un re, avrebbe potuto avere mille motivi per essermi ostile e per non favorire la mia esplosione e invece mi ha trattato come se fossi un figlio adottivo. - continua Lucarelli - Mise da parte l’orgoglio i gol fatti a Cosenza e la storia scritta da lui qui, per aiutare un ragazzino sconosciuto. Penso sia una cosa più unica che rara.. Quando è morto, io non potei presenziare al funerale perché ero impegnato. Avevo una partita da giocare e tutt’ora, non mi perdono di essere stato assente in quel giorno”.
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