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Inchiesta sui baby calciatori clandestini. Azzerati i vertici dello Spezia

Inchiesta sui baby calciatori clandestini. Azzerati i vertici dello SpeziaTUTTO mercato WEB
© foto di Luigi Putignano/TuttoLegaPro.com
lunedì 11 febbraio 2019, 13:49Serie B
di Tommaso Maschio

Questa mattina la Procura della Repubblica della Spezia ha azzerato i vertici dello Spezia calcio per reati penali riguardanti l’immigrazione clandestina. Lo riporta l’edizione on line de Il Secolo XIX: “Al termine di un’indagine condotta dalla squadra mobile della questura della Spezia e dal servizio centrale operativo della polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica della Spezia, è stata applicata la misura cautelare interdittiva del divieto di esercitare imprese o uffici direttivi di imprese o persone giuridiche che svolgono attività sportiva calcistica, professionistica o dilettantistica per uno anno, disposta dal giudice per le Indagini preliminari del tribunale della Spezia, nei confronti dell’amministratore delegato, Luigi Micheli, e del Presidente dello Spezia Calcio, Stefano Chisoli, nonché nei confronti del Presidente della società calcistica dilettantistica Valdivara Cinque Terre, Giovanni Plotegher. Nei giorni scorsi erano già state perquisite le sedi delle due società calcistiche e i domicili dei tre indagati nei confronti dei quali è stata disposta la predetta misura cautelare interdittiva, nonché (con la collaborazione di personale delle Squadre Mobili di Genova, Bologna, Treviso e Massa-Carrara) anche le abitazioni di altri soggetti legati alle due società, con il sequestro di documentazione e supporti informatici ritenuti utili alle indagini. L’attività investigativa ha messo in luce l’esistenza di un vero e proprio “sistema”finalizzato a far giungere e poi permanere in Italia promettenti atleti minorenni, di nazionalità nigeriana, selezionati presso la scuola calcio di Abuja, violando le disposizioni in materia di immigrazione clandestina. - si legge ancora - I vertici dello Spezia Calcio, in occasione della formalizzazione presso l’ambasciata italiana in Nigeria dell’invito del visto temporaneo di ingresso, si impegnavano a far rientrare i giocatori minorenni in patria al termine degli eventi sportivi, dichiarandosi consapevoli delle sanzioni penali previste in caso di mendaci dichiarazioni, pur essendo consci fin dall’inizio che, i giovani più promettenti, non sarebbero più rientrati.

Entrando nel dettaglio è stato documentato che, prima della scadenza del visto temporaneo, i calciatori minorenni selezionati, nonostante fossero già stati formalmente affidati per il viaggio in Italia ad un tutore legale/allenatore della scuola calcio di Abuja, venivano poi affidati ad altri soggetti, legati indirettamente con lo “Spezia Calcio”, i quali ottenevano un decreto di nomina a tutore. Il “sistema” in argomento nasce dall’esigenza di superare il divieto, previsto dall’art. 19 del regolamento Fifa e dalle ulteriori specifiche normative sportive in materia, che impedisce di tesserare giocatori minorenni provenienti dall’estero. Tale divieto, assoluto per le società professionistiche, ammette alcune eccezioni per quelle dilettantistiche, a patto di rispettare determinate condizioni”.

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