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Perugia, Giannitti: "Società strutturata per i playoff. Le ultime 5 gare sono state per noi la svolta"

Perugia, Giannitti: "Società strutturata per i playoff. Le ultime 5 gare sono state per noi la svolta"TUTTO mercato WEB
martedì 10 maggio 2022, 17:04Serie B
di Claudia Marrone

Negli studi di Tef Channel, dopo la conquista dei playoff e prima dell'ormai imminente spareggio con il Brescia, in casa Perugia è stato il Ds Marco Giannitti a parlare: "E' stato un viaggio, gara dopo gara abbiamo visto che ce la potevamo giocare con tutte, anche con quelle blasonate, e questo ci ha portato a crescere sotto l'aspetto della convinzione e del gioco. Certo, ci sono stati anche momenti più duri, ma è normale, fa parte della crescita. Abbiamo pensato di più alla consapevolezza che all'obiettivo finale, anche se nelle ultime 5 gare la squadra ha capito dove poteva arrivare e ha dato il tutto per tutto: il gruppo è stato veramente grande, votato alla causa".

Causa alle volte ostacolata dagli episodi, ma il direttore va anche oltre: "Io non piango, non recrimino, però avevo tanta frustrazione nella gara contro il Monza, e non per i motivi per cui gli arbitri fanno certe scelte, ma perché il VAR va usato, deve essere uno strumento di aiuto per la terna arbitrale: negli ultimi cinque mesi il Perugia non è mai stato chiamato in causa per vedere una determinazione azione, se la stessa fosse pro o contro di noi. Stavo solo chiedendo di andarlo a vedere, ma andiamo avanti, perché qua c'è una squadra che rappresenta il DNA della città, ha appartenenza, ha valore della maglia, e queste sono le cose importanti. Con il presidente Santopadre abbiamo impostato così il lavoro, e vedere che la squadra è cresciuta è per noi motivo di soddisfazione: ci siamo messi sotto a lavorare, anche per cambiare una tipologia di pensiero che si respirava in città. Il campionato vinto, in tal senso, è stato molto importante perché ha riportato il Perugia dove come minimo deve stare, ed è stato il punto base per costruire quello che c'è ora: mister Alvini, poi, ha valorizzato molto questa mentalità".

E proprio sul mister: "La scelta di Alvini, arrivata dopo il dilemma di Caserta con il Benevento, è stata condivisa tra tutti. Nella mia esperienza avevo sempre avuto allenatori che venivano dalla gavetta, con loro ho vinto, mai con quelli arrivati dalla Serie A, e in 48 ore è stato fatto tutto: ci ha colpiti la sua voglia, il suo gioco dell'uno contro uno a tutto campo, il suo entusiasmo. Per lui in quel momento Perugia era il Real Madrid. Ero convinto che il mister avrebbe portato entusiasmo, aprendo un ciclo di passione. Ha un calcio che va a 360°, fatto anche di passione, coinvolgimento, non è solo tecnica. Con lui poi c'è sempre stato massimo confronto, anche sul mercato abbiamo sempre parlato, perché sono contrario ai direttori sportivi che non si confrontano con il resto della società e con il mister: è utile mettere insieme tutte le idee".

Andando poi al playoff: "La società è strutturata per questo, è il quinto nella gestione Santopadre, ma molto lo sta facendo anche l'entusiasmo che respira in città. Saranno spareggi molto particolari, ci sono squadre come Pisa e Monza che pensavano direttamente alla vittoria finale, i dati dicono che è il campionato più difficile degli ultimi anni. Quel che di certo c'è, è che non conta quanto si spende, esser primi nel budget spesi non significa nulla, subentrano molti fattori oltre all'aspetto economico. Quindi zero alibi, andiamo in campo come sappiamo".

Conclude: "La foto della stagione finora? Vedere la squadra abbracciata, dopo la vittoria sul Monza, in attesa della fine del match del Frosinone: anche i ragazzi che erano in tribuna sono scesi in campo. Questo vuol dire tanto".

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