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Ascoli, la carica di Giannitti: "Ci sono ancora 22 gare. Non c'è il morto e neanche il moribondo"

Ascoli, la carica di Giannitti: "Ci sono ancora 22 gare. Non c'è il morto e neanche il moribondo" TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
lunedì 11 dicembre 2023, 17:04Serie B
di Claudia Marrone

Giornata di conferenza stampa in casa Ascoli, con il DS Marco Giannitti chiamato a parlare del momento non positivo della squadra, reduce dal ko contro lo Spezia. E ora prossima alla sfida con un ostico avversario, il Catanzaro: "In genere sono abituato a fare la conferenza stampa post mercato di gennaio, ma, vista la situazione, ho voluto incontrarvi per fare un po’ di chiarezza - si legge sui canali ufficiali del club - . L’Ascoli ha fatto 13 punti, è terzultimo e, se il campionato finisse domani, sarebbe retrocesso. Attenzione però, ci sono ancora 22 partite, 66 punti a disposizione, quindi non c’è il morto e neanche il moribondo. È normale che siamo in difficoltà, che i risultati non sono idonei al cammino dell’Ascoli e che la B è un valore da preservare per la città, la visibilità, la tifoseria e il blasone. Mantenere la categoria è obbligatorio per tante ragioni. C’è tutto per fare bene, una società presente, a livello imprenditoriale ben improntata, c’è tutto quello che un calciatore e un DS possono volere. Il campo ora dice altro, ma la mia disamina deve essere più ampia, non mi posso deprimere per una sconfitta né esaltare per una vittoria. Sappiamo che la Serie B è dura, c’è la consapevolezza di andare in guerra, sarà bagarre; nel giro di 6-7 punti si giocheranno i playoff e la salvezza diretta. Bisognerà essere lucidi, concentrati e avere la spensieratezza interna di dire ‘siamo sulla buona strada’. Nelle ultime 3 partite abbiamo cambiato tanto, i ragazzi hanno recepito la giusta mentalità, manca solo il risultato finale".

Il discorso si sposta quindi subito alla tifoseria: "La contestazione dei tifosi alla società? C’è una situazione legata al momento, imputano al Patron delle scelte, ma in una società ci sono i ruoli, è come se io nel mercato di gennaio non risolvessi i problemi dell’Ascoli e si desse la colpa a Pulcinelli. Ci sono situazioni in cui il Patron, pur di mettere il suo DS in condizione di lavorare… Non penso sia il primo responsabile se le cose vanno male. Spero e sono sicuro che con qualche risultato positivo ci si possa unire tra tutte le parti. I tifosi fanno tanti sacrifici, viaggiano su e giù per l’Italia e hanno tutto il diritto di esternare la loro disapprovazione per i risultati. Mercoledì sera al Picchio Village ci hanno dimostrato amore, che non è affetto, l’amore è un qualcosa che non si può tradire, la squadra l’ha capito e l’atteggiamento in campo contro lo Spezia ha dimostrato che i ragazzi vogliono regalare di più alla tifoseria".

Ecco quindi il pensiero del direttore sulla squadra: "Partiamo dalla coesione del gruppo, dall’attaccamento alla maglia, dallo spirito di sacrificio: gente che non è in condizione, ma va in campo, gente che si trascina problemi, ma va in campo ugualmente. Ecco, ci sono qualità che nemmeno nel mercato di gennaio troverò a qualsiasi costo e questo aspetto me lo tengo stretto. Dico ai ragazzi di continuare così, ma per coesione e spirito di gruppo. Non dico che non si farà il mercato, ma patron Pulcinelli da un mese mi dice che, se fosse per lui, aprirebbe il mercato a dicembre. La società e il DS faranno quello che c’è da fare, ma il mio gruppo me lo tengo stretto per quello che sta dimostrando, quello che sta mettendo in campo alla lunga pagherà. La società andrà sul mercato per quello che serve, ci saranno entrate perché numericamente siamo pochi, ho le idee chiare su come intervenire sul mercato e lo stesso la società. Sono fortunato a lavorare nell’Ascoli e i giocatori sono entusiasti di poter venire qui e significa che sto creando qualcosa di importante, ho apprezzamenti da tanti calciatori, ora abbiamo tre partite importanti in cui dobbiamo racimolare più punti possibili e Pulcinelli vuole fare qualcosa di veramente importante".

A proposito di rosa corta, nota agli infortunati: "Bellusci è da valutare, ha avuto un risentimento e vederlo andare in campo con queste problematiche, finché il dolore atroce non torna, è motivo di orgoglio. Falzerano oggi farà l'ecografia di controllo, Caligara ne avrà fino a fine gennaio, Bogdan va per le lunghe, Nestorovski invece può ritornare in settimana in gruppo, ma con cautela, Tavcar a metà gennaio".

Conclude con la sua espulsione contro lo Spezia: "Sono stato espulso perché, a detta loro, mi sono alzato dalla panchina aggiuntiva e sono andato a vedere sull’iPad del team manager Mirko se era rigore o meno su Rodriguez. La sconfitta con lo Spezia è molto dura da digerire. Anche sul rigore fischiato a loro, a esempio, non credo che Di Tacchio avrebbe potuto tagliarsi il braccio”.

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