Serie B, Vicenza-Brescia: vecchi amici contro. Inzaghi chiede strada a Brocchi

Archiviata anche la terza sosta oggi la Serie B torna in campo per la tredicesima giornata e da qui a Capodanno non si fermerà più con otto gare in programma prima della prossima sosta prevista nella prima settimana di gennaio. Al Romeo Menti (ore 18:30) il Vicenza cercherà di tirarsi fuori dalla crisi nella quale si trova impantanata ormai da mesi, in un testacoda da brividi che la vedrà opposta alla capolista Brescia. Venti i punti che separano i vecchi amici Inzaghi e Brocchi: con 24 le Rondinelle guardano tutti dall’alto verso il basso i biancorossi sono penultimi a quota 4. Direzione arbitrale affidata a Eugenio Abbatista, della sezione di Molfetta. Il fischietto pugliese sarà coadiuvato dagli assistenti Della Croce e Garzelli. Quarto uomo Djurdjevic. Al VAR Ayroldi e Raspolini.

COME ARRIVA IL VICENZA - Una sola vittoria contro il fanalino di coda Pordenone, risalente al lontano 3 ottobre, un pareggio e ben cinque sconfitte, di cui due consecutive. La scossa attesa dopo l’esonero di Di Carlo (0 punti nelle prime 5 giornate) non c’è stata e così il suo successore è già in discussione. Un altro passo falso potrebbe costare la panchina a Brocchi che per la sfida alle Rondinelle recupera Longo e Rigoni ma dovrà fare ancora a meno degli infortunati Lanzafame e Cappelletti ai quali si è aggiunto pure Pasini, assente per un risentimento muscolare. Possibile che venga accantonata la difesa a tre per virare su un più spregiudicato 4-3-3, con Dalmonte e Giacomelli insieme a Diaw nel tridente avanzato.

COME ARRIVA IL BRESCIA - La rincorsa al primo posto è stata completata due settimane fa quando la squadra di Inzaghi ha battuto di misura il Pordenone approfittando dello scivolone del Pisa, battuto 2-0 dal Cittadella al Tombolato, per spodestare i toscani dalla vetta. Bisoli e compagni hanno vinto quattro delle ultime cinque gare scavalcando tutte le avversarie grazie a una strepitosa condizione fisica e mentale. Tra i convocati torna dopo oltre un mese Ayè, niente da fare invece per Labojko, Ndoj e Jagiello. Da valutare la condizione di Joronen e Mateju, reduci dagli impegni con le rispettive nazionali. Entrambi dovrebbero comunque partire titolari. Leris, Palacio e Tramoni si contendono due maglie al fianco di Bajic.