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I Fatti del 2018 - Cosenza in B: 15 anni dopoTUTTO mercato WEB
© foto di Andrea Rosito/Cosenza24.net
martedì 1 gennaio 2019, 06:00Altre news
di Patrick Iannarelli
per Tuttoc.com

I Fatti del 2018 - Cosenza in B: 15 anni dopo

7 giugno 2003. La matematica ha già deciso. Genoa-Cosenza termina 3-0 in favore dei liguri e i Lupi tornano in serie C. Dopo cinque stagioni, culminate con l'ottavo posto del 2000-2001, arriva l'inevitabile retrocessione. Un punto ad una stagione davvero travagliata, forse la più buia degli ultimi anni. Nemmeno il tifoso più pessimista potrebbe ipotizzare ciò che sta per accadere. Ma gli eventi susseguitisi in quei nove mesi circa hanno creato un vero e proprio terremoto intorno alla società. Il Cosenza Calcio viene radiato dai campionati professionistici, si riparte nuovamente dal basso. 

16 giugno 2018. Sono passati ben quindici anni e nove giorni da quel giorno da incubo. Siamo al minuto 87' di una gara davvero tesa, ma Baclet questa volta non sbaglia. Gol e 3-1 sul tabellino, bisogna soltanto aspettare il fischio finale. E da lì a pochi minuti esplode la festa, Pescara sembra davvero Cosenza. L'esodo rossoblù non sorprende, pubblico e squadra sono una cosa sola. Si torna in serie B dopo 15 anni. Si torna a festeggiare tutti insieme. 

Il 2018 è stato un anno davvero incredibile per il Cosenza, il sigillo dopo una stagione fatta comunque di alti e bassi. Non è stato un campionato dominato dalla prima all'ultima giornata, anche perché il girone C dello scorso anno ha visto squadre davvero attrezzate per la vittoria finale. Catania, Trapani e Juve Stabia, soltanto per citarne alcune. E senza ovviamente scomodare gli altri gironi. Ma dopo una regular season chiusa al quinto posto, nemmeno il tifoso più ottimista avrebbe pensato ad una cavalcata simile. Pessimismo e ottimismo, un filo conduttore tra inizio millennio e questo primo quinto di secolo. Forse l'unico punto di contatto tra quella serie B e quella attuale. 

Per parafrasare una nota teoria della probabilità, si arriva prima al picco massimo per poi scendere vertiginosamente. Ma il problema rimane quel periodo anonimo che ti tiene sul fondo, proprio come quello che attraverserà di lì a poco il Cosenza. Perché dopo la retrocessione è arrivato l'ennesimo fallimento della società. Manca un'identità, ma soprattutto non c'è qualcuno in grado di creare un contatto vero e proprio con i tifosi. Quel tifo che nonostante tutto non ha mai abbandonato i colori tanto amati. Il 2005 e il 2007 rasentano questa curva, ormai il Cosenza non riesce più a risalire. Fallimenti, vicissitudini societarie che non hanno nulla a che vedere con il calcio giocato. Quel gioco che tutti vogliono vedere per poter andare avanti, a cui potersi aggrappare. Si riparte nuovamente dalla serie D, quel limbo che scandisce inesorabilmente i minuti, gli anni, i campionati. 

Arrivano gli anni dell'ennesimo cambiamento di denominazione, ma anche quegli alti e bassi che contraddistinguono questa squadra. Arriva un altro anno dispari, quello del 2011 dove succede nuovamente di tutto. Ma è il momento di ritornare ad ululare, seppur da Lupi solitari. Nel 2015, dodici anni dopo il primo colpo, ritorna un sorriso. Il Cosenza vince la Coppa Italia di Lega Pro. E da quel momento in poi sarà un crescendo di emozioni, fino alla promozione in serie B. 

Il 2018 è stato davvero incredibile per i colori rossoblù. L'anno inizia nel migliore dei modi, con una vittoria a Matera. Ma come al solito questa squadra non vuole mai fare le cose facili: quattro pareggi consecutivi e lo stop contro la Casertana. Il secondo successo arriva sul campo del Fondi, il 22 marzo. Due mesi senza vincere, un'infinità. Ma non è ancora arrivato il momento per veder morire questa squadra. Cinque risultati utili consecutivi, poi lo stop contro il Rende. Il campionato si chiude con la vittoria sul Trapani, un quinto posto e con tante gare di play-off da affrontare. Ma non ci sono problemi. Nove partite giocate, un solo stop contro il Sudtirol. In quel momento nessuno è convinto di farcela. Anche perché è la semifinale di andata. Ma i Lupi giocano in casa e ribaltano tutto. Sembra fatta, c'è l'ultimo scoglio. Ma anche questo ultimo ostacolo tra il ritorno in serie B e il Cosenza viene superato. Non c'è più tempo per pensare. Ora è il momento di festeggiare, tutti insieme. 

Calcisticamente parlando, ci sono poche compagini che hanno subito un simile trattamento. Soffrire all'infinito, ma soprattutto non vedere mai la luce in fondo al tunnel. Solo e soltanto radiazioni, con cambi di categoria repentini. Nemmeno il tempo di assaporare il momento. Ci sono dei luoghi in cui il calcio non è soltanto una questione di campo. Milioni di motivi ti portano ad affezionarti ad una squadra, ad amare quei colori fino alla fine. Anche nelle categorie più basse. Proprio quei motivi extracalcistici che hanno portato ad una serie di fallimenti si mescolano tra loro e creano un coacervo di emozioni indistricabili. Ogni tifoso avrà pensato al peggio sul campo di Pescara, ma quel gol di Baclet ha allontanato tutto. Triplice fischio, il Cosenza torna in serie B. Dopo quindici lunghissimi, tormentati, indescrivibili anni.