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Ad Avellino: "Non pretendo riconoscenza ma siamo secondi in classifica e sembra si sia penultimi"

Ad Avellino: "Non pretendo riconoscenza ma siamo secondi in classifica e sembra si sia penultimi"TUTTO mercato WEB
© foto di Claudia Marrone
martedì 1 febbraio 2022, 22:04Serie C
di Claudia Marrone

Non le manda a dire l'Ad dell'Avellino Giovanni D'Agostino che, a mercato concluso, in un'intervista a Radio Punto Nuovo, ha voluto dire la sua non solo sul mercato - decisamente sotto tono per quanto riguarda gli irpini - ma anche sulla questione stadio: "Adesso siamo concentrati solo sulle gare di giovedì e domenica. Le chiacchiere da bar sport fanno parte del calcio, ma siamo concentrati sul campo e andremo in ritiro in Calabria già da mercoledì per amalgamarci ancora di più. Abbiamo davanti tante partite importanti nelle quali ci giocheremo tutto, dobbiamo cercare di mantenere questo stato di forma. Nelle ultime quindici abbiamo una media di 2,5 punti. Quello di giovedì è un derby importante, la Juve Stabia ieri ha fatto una bellissima partita. Spero che sia una gara diversa rispetto a quella col Monopoli, nella quale abbiamo venduto nemmeno 500 biglietti, tifosi ospiti compresi, ma qui si entra in un discorso politico e di questo preferisco non parlare perché la colpa non è di nessuno. Spero che ci sia un po' più di entusiasmo, l'anno scorso anche se a porte chiuse abbiamo avuto un bellissimo ambiente fuori dallo stadio ma non ne abbiamo avuto alcun beneficio in termini economici. La situazione di D'Angelo è molto più semplice di quello che sembra: ci siamo incontrati a luglio per discutere del rinnovo ma sentendo la conferenza stampa di presentazione a Reggio Emilia si è capito che l'accordo con loro c'era già. Nemmeno offrendo un milione di euro sarebbe rimasto qua, anche se si è sempre comportato da professionista.

Aveva già deciso di cambiare aria, la sua è stata una scelta di vita. Ci siamo accordati con la Reggiana, accontentando il ragazzo. Non è stata la migliore delle trattative ma quando un giocatore decide di andare via la società non può fare niente. Spero che faccia bene, anche per questioni legate alla trattativa. Per quanto riguarda lo stadio abbiamo seguito l'iter burocratico, ho letto tante sciocchezze che fanno cadere le braccia per uno che come me investe e lavora tutto il giorno per l'Avellino. Amministriamo un bene pubblico come l'Avellino con i soldi privati della famiglia D'Agostino, togliendoli nostro futuro. Non pretendo riconoscenza ma almeno che non si inventino delle favole destabilizzanti messe in giro da chi ha solo interesse a smontare per questioni politiche una persona ingombrante come il presidente che fa tutto questo per amore. Siamo secondi in classifica eppure sembra che siamo penultimi".

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