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L'Olbia blinda il bomber. Ragatzu: "Ho rinnovato perché credo nel progetto"

ESCLUSIVA TMW - L'Olbia blinda il bomber. Ragatzu: "Ho rinnovato perché credo nel progetto"
domenica 8 maggio 2022, 10:34Serie C
di Claudia Marrone

"La nascita di mia figlia Vittoria è stata per me una forza sovrannaturale, ho trovato ulteriori e nuove e energie e credo si sia visto anche in campo. Il percorso della squadra è stato fantastico, e sono soddisfatto anche di quanto ho fatto a livello personale. Un grazie va a tutta l'Olbia, e anche alla mia famiglia": perché il finale di stagione al "Nespoli" ha regalato questo, una bellissima fotografia che ha ritratto l'Olbia ai playoff e Daniele Ragatzu in campo con la figlia a festeggiare.
Una foto che l'attaccante, in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, ha così commentato, celebrando poi anche il rinnovo con il club: "Ho voluto proseguire questa avventura in Gallura perché credo fermamente in questo progetto, che sta crescendo sempre di più. Ci sono idee riguardanti le strutture, giovani importanti che sono stati valorizzati anche quest'anno, mi riferisco a Biancu, Occhioni, Ladinetti e Lella, e un'ottima base da cui ripartire per poter fare sempre meglio".

C'è quindi la volontà già certa di alzare l'asticella per la prossima stagione?
"Si, disputeremo un campionato di livello, per fare bene e puntare di nuovo ai playoff, non ci accontentiamo più della salvezza. Abbiamo dimostrato di avere tutte le carte in regola per poter competere con chiunque, non possiamo fare passi indietro".

Il bilancio della stagione da poco conclusa è quindi positivo?
"Certamente, per me abbiamo disputato un ottimo campionato, eccezion fatta per il periodo, circa a metà stagione, in cui siamo calati e abbiamo rischiato la zona playout. Sapevamo però che non eravamo da spareggi salvezza, anzi, potevamo appunto fare quello che poi è stato fatto, e abbiamo reagito: siamo una squadra di qualità, e lo si è visto dal fatto che con le big non abbiamo mai faticato, quando giocavamo contro formazioni di livello, quelle che ti fanno poi giocare, abbiamo sempre ben figurato. Alla fine anche dai playoff siamo usciti a testa altissima, avremmo meritato di proseguire il nostro cammino".

Effettivamente avete perso forse troppi punti con le piccole...
"Diciamo che alle volte abbiamo buttato via punti negli ultimi minuti di troppe gare, e questo ha inciso nel conteggio punti finale. C'è un po' di rammarico per questo, ma credo che la soddisfazione di quanto è stato poi fatto debba oscurarlo".

Aver scritto la storia non è cosa da tutti.
"Abbiamo fatto passi davvero molto importanti, creando basi per il futuro. Proprio per questo dico che si deve essere felici. E' stata la miglior stagione dell'Olbia, un'annata che voglio dedicare a mio padre, recentemente scomparso: è stato il mio più grande allenatore, e il mio primo tifoso".

E' quindi da dove ha terminato che l'Olbia dovrà ripartire?
"Assolutamente si, senza ombra di dubbio. Dobbiamo partire con lo spirito con cui abbiamo affrontato l'ultima parte di stagione, perché niente è impossibile, e quando una cosa si vuole ottenere, con impegno e costanza, si ottiene. Come ho detto, uno step in più è stato fatto, siamo un gruppo unito e solido che ha fatto la differenza, anche questo è un aspetto importante: può sembrare banale, ma lo spogliatoio fa muovere l'ago della bilancia. Abbiamo poi avuto anche la fortuna di esser guidati da Pisano, un uomo, prima ancora che calciatore, fondamentale dentro e fuori dal campo. Si, da tutto questo si deve ripartire".

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