Lucchese, Gorgone: "Anche io speravo nei playoff. Ma non accetto il termine fallimentare"

"È stato un anno complicato. Probabilmente non abbiamo meritato di fare quello step successivo. Dovevamo fare cose diverse, nei momenti in cui potevamo spingere. Per fortuna ci siamo tirati fuori in un momento delicato. Personalmente speravo in altro, in qualcosa di eccezionale, ma non lo ritengo fallimentare": così, come si legge su gazzettalucchese.it, il tecnico della Lucchese Giorgio Gorgone, che commenta l'epilogo della stagione della pantera, terminata con una giornata di anticipo rispetto alla regular season.

Non saranno playoff, la matematica lo dice, ma proprio i numeri dicono che la salvezza è stata raggiunta. Anche se i tifosi non hanno gradito il mancato raggiungimento degli spareggi: "L'amarezza dei tifosi la capisco, deriva da una comunicazione che doveva essere più corretta dall’inizio: io non ho mai detto che avremmo centrato certi traguardi e la Coppa Italia sembra sia diventata una vergogna. Ma abbiamo sfiorato la finale della competizione, siamo arrivati a un passo dai playoff in un girone nel quale abbiamo lottato contro formazioni come Entella, SPAL e Ancona che sono state fino all’ ultimo a lottare per evitare playout: questo aspetto spiega il valore del campionato. Non pretendiamo gli applausi, se c'è onestà sono disposto ad accettare le critiche, ma mi è dispiaciuto che ci sia stato del distacco. Non mi devo accaparrare il consenso dei tifosi e illuderli o raccontargli favole, mi piacerebbe solo essere apprezzato o criticato per quello che si vede sul campo. Il termine 'fallimentare' non lo condivido".

Conclude: "Con Bulgarella ho avuto un rapporto eccezionale, parleremo come abbiamo sempre fatto. Forse ero un illuso nello sperare nei playoff, anche Fermo poteva dare qualcosa di differente. Son il primo che sperava qualcosa di diverso; ma abbiamo fatto degli errori, costati cari. Accetto però il verdetto, ma non permetto di boicottare il lavoro".