Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Pres. Casertana: "Saldati stipendi, ma ferito dai calciatori. Ripresa? A ora no"

Pres. Casertana: "Saldati stipendi, ma ferito dai calciatori. Ripresa? A ora no"TUTTO mercato WEB
© foto di Giuseppe Scialla
venerdì 22 maggio 2020, 20:19Serie C
di Claudia Marrone

Una lunga diretta Facebook in casa Casertana, con il presidente Giuseppe D'Agostino che ha fatto il punto della situazione. Queste le sue parole, riprese dal sito ufficiale del club: "Era giusto e corretto comunicare il mancato pagamento degli stipendi a causa dell’improvvisa pandemia e delle ripercussioni che aveva avuto sulla mia azienda. Era giusto dare spiegazioni ai tifosi in quel momento. Poi ho preferito non parlare più perché in quelle che sono state settimane difficili per il nostro Paese e per rispetto delle tante vittime per questo maledetto Covid, mi sembrava stucchevole stare lì a parlare di calcio e di problemi a esso legati. Oggi che stiamo tornando piano piano alla normalità ho ritenuto opportuno fare il punto e chiarire molti aspetti. Per tre anni e mezzo sono stato tra i presidenti a pagare in anticipo e non l’ho mai comunicato. Per questo ho ritenuto normale non fare clamore sul pagamento delle due mensilità sospese. A me non piacciono le chiacchiere, ma i fatti concreti. Pagare gli stipendi per me è un atto dovuto, nonché una cosa normalissima. Qualcuno ha provato a insinuare che il ritardo non fosse dovuto alla pandemia, ma a chissà quale motivazione. Niente di più sbagliato. Lo Stato non ha ancora pagato la Cassa integrazione, figuriamoci come la mia azienda non possa andare in difficoltà come tantissime altre. Stiamo parlando di dieci giorni di ritardo nel pagamento di stipendi a calciatori che appena un mese prima avevano preso due stipendi. Ed è successa la fine del mondo. I miei dipendenti da quattro mesi non prendono la cassa integrazione e sono io ad anticipare loro quanto gli spetta. Mi è sembrata più una polemica inutile. Sono sempre stato chiaro. Fino a che ci sarò, non lascerò un euro di debito”.

E in merito a questo, il numero uno campano svela un retroscena: “Non mi sarei mai aspetto quello che hanno fatto i calciatori. Dopo meno di una settimana dal ritardo dei pagamenti, mi hanno comunicato della lettera all’AIC. E’ stata una botta per me pari a quella del Coronavirus. E’ stato un momento in cui è subentrato lo sconforto. Ti rendi conto che tutto quello che hai fatto è inutile. Mi ha ferito. Per fortuna ci sono i tifosi. Sia chiaro, quello esercitato dai calciatori è un loro diritto. Ma il gesto mi è dispiaciuto. E’ sintomo di mancanza di fiducia. A questo punto mi aspetto che mi dicano di voler andare via".

Si va poi alla ripresa dei campionati: "Dalla A alla C siamo tutti professionisti, questo è chiaro. Ma soltanto sulla carta. Per quanto riguarda i contributi e ritribuzione, siamo la serie C. Non prendiamo niente. Questo è un protocollo che può attuare la serie A, forse una parte della B. Ma non certo le realtà che rappresentano il nostro campionato. Oltretutto responsabilizzare presidente e medico sociale in casa di un contagio, la ritengo una follia. Pronti a ripartire? Sì, per andare a casa. Con quali condizioni si scenderebbe in campo? Ripartiremo solo quando sarà finito tutto. Spero che quello del Consiglio Federale sia stata solo un auspicio, ma nulla di più. La speranza di ripartire che però deve fare i conti con la dura realtà”.

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile