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Pres. Piacenza: "Sarebbe immorale ripartire. Gli stipendi? No al muro contro muro

Pres. Piacenza: "Sarebbe immorale ripartire. Gli stipendi? No al muro contro muroTUTTO mercato WEB
sabato 11 aprile 2020, 23:21Serie C
di Alessandra Stefanelli

Intervistato da Libertà, il presidente del Piacenza Marco Gatti ha parlato dell’emergenza Coronavirus e delle possibili soluzioni per la ripresa del campionato: "Mi chiedo solo che senso abbia alimentare questa corsa a trovare soluzioni per riaprire a tutti i costi il campionato: per la Serie C non ha senso. Per me il campionato non ripartirà? Mi sembra logico, sarebbe immorale il contrario. Per natura e caratteristiche, il calcio prevede contatto fisico, noi siamo di fronte a una 'bestia' alla quale possiamo sfuggire in un modo solo: attraverso l'allontanamento sociale, stare tutti ad almeno un metro e mezzo di distanza. Capisco che in un'azienda si possano gestire gli spazi diversamente, allontanare le persone sul posto di lavoro è possibile, ma come si fa in uno spogliatoio o su un campo da calcio? E se si dovesse riprendere, cosa succederebbe al primo caso di positività in una squadra? Le società di Serie C non sono in grado di sostenere costi quotidiani di prevenzione, sanificazione e controllo. Oltretutto, non ci sarebbero nemmeno medici disponibili, sono giustamente impegnati a fare altro".

Chiosa sulla questione stipendi: "La concessione della cassa integrazione alla Serie C fino a 50.000 euro lordi di stipendio è un atto dovuto. Le società di calcio sono S.r.l. come tutte, quindi ne hanno diritto. Sul taglio degli stipendi bisogna intendersi: i contratti del calcio prevedono che se non viene fornita la prestazione non c'è obbligo di pagare. Chiaro che nessuno pensa di farlo, ma non deve passare nemmeno la logica del muro contro muro: le società che non vogliono pagare e i calciatori che lo pretendono. Bisogna confrontarsi, parlare, cercare un punto di intesa. Di certo è che in questo momento le società hanno solo uscite e nessuna entrata".

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