Quaglia raddoppia: "Segno al Milan e stavolta offro pranzo e cena!"

Fabio Quagliarella è l'uomo che fino al gennaio della scorsa stagione aveva (con Krasic) tenuto la Juve in linea di galleggiamento, al vertice della Serie A. I suoi 9 gol in 15 partite (più la rete valida annullata proprio a Catania) si sono interrotti con la fantastica rovesciata a Verona col Chievo (match poi "buttato" via dalla Juve dopo il palo di Krasic e il pareggio di Pellissier a tempo scaduto). La sua prima stagione juventina si concluse bruscamente al 10 del primo tempo di Juve-Parma, inizio dell'inabissamento della Juve targata Del Neri. La squadra bianconera con l'addio di Quagliarella ha dovuto attendere gli arrivi di Matri e, quest'anno, di Vucinic, per avere attaccanti costanti sotto porta e ora proprio il bomber di Castellammare sta facendo passi da gigante per ritornare a segnare con la maglia bianconera. Prima in tribuna per la sfida d'esordio col Parma, poi solo panchina con Siena e Bologna, infine 10 minuti nel forcing finale a Catania. In mezzo 80 minuti di partitella contro il Lascaris (6 reti di Quaglia) e ancora ieri 90 minuti in campo cona la Primavera impegnata a Vinovo contro il Grosseto, due reti e una traversa nello show dei giovani di Baroni: 11-1 finale. A Repubblica Fabio dichiara: "Quando disputerò una partita intera anche in prima squadra? Non lo so, ma sono pronto. Il ginocchio non mi dà più fastidio, l'infortunio è acqua passata.

Oggi ho preso anche qualche botta - prosegue Quagliarella - ho i segni degli avversari sul polpaccio, ma nessun problema, sto benissimo!" Infine la dichiarazione che lascia sognare i tifosi: "L'anno scorso pagai una cena ai miei compagni perché ero andato in gol contro il Milan. Se mi ripeto stavolta, offro cena più pranzo". E già, non sappiamo se la cena offerta da Fabio ai suoi compagni fu memorabile, di certo lo splendido colpo di testa su cross di De Ceglie (anche lui si fermò proprio a San Siro) resta indelebile negli occhi dei tifosi bianconeri. Almeno fino a Domenica.