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Alla scoperta di Crialesi, l'amuleto biancoceleste
mercoledì 3 settembre 2008, 15:06News
di Daniele Baldini
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Il Messaggero

Alla scoperta di Crialesi, l'amuleto biancoceleste

La Lazio scopre il ”mago di scorta”: 4-1 al Benevento, in Coppa Italia, 4-1 al Cagliari e anche quel 2-1 al napoli , con il quale la Lazio chiuse il deludente campionato scorso:3 partite 9 punti! Uno score incredibile per Angelo Crialesi, personaggio del momento, amuleto biancoceleste, allenatore degli Allievi nazionali catapultato sulla panchina della prima squadra da una serie di coincidenze favorevoli: Delio Rossi squalificato e il suo vice , Fedele Limone, senza il patentino di prima categoria. In questa stagione Crialesi ha curato la preparazione degli ”epurati”, che si allenavano a Formello, vivendo comunque da vicino l’atmosfera della prima squadra, sempre in contatto e in sintonia con Rossi. Nella sala stampa del ”Sant’Elia”, timido e quasi imbarazzato per l’importante ruolo chiamato a rivestire davanti a microfoni e telecamere, oltre a spiegare i dettagli tattici dell’incontro, ha indirizzato a calciatori e Rossi tutti i complimenti che gli venivano rivolti per la bella vittoria esterna.
Da giovane, negli anni Ottanta, era un attaccante di belle speranze del calcio romano e, dal Banco Roma, insieme a all’altra grande promessa Tempestilli, passò all’Inter. Ma, in nerazzurro, non riuscì a emergere nel calcio di altissimo livello come molti si aspettavano. «Io arrivavo dalla C e pagai il passaggio a una delle società più forti delle serie A, dove giocavano tanti campioni. Forse il salto fu troppo lungo e incontrai delle difficoltà». Due soli gol in A: alla Roma, quando militava nel Brescia, e l’altro, segnato all’Olimpico, con la maglia del Catania, in uno spareggio contro il Como. Ma tanti gol nelle categorie minori. «Tutto sommato sono contento di quello che ho ottenuto come calciatore , mi è bastato svolgere la professione che mi piaceva, ho vissuto di calcio. Non ho rimpianti, ma solo ricordi belli».
La carriera di tecnico di Crialesi si è snocciolata tra serie D e C2, nelle società del Lazio. Ma neppure in questo caso accampa rimpianti. «Ho avuto solo un paio di episodi sfortunati, che mi hanno danneggiato. Da giovane tecnico emergente ero stato ingaggiato dal Chieti e avevamo costruito una bella squadra per la serie C2. Poi, all’improvviso, prima di cominciare il campionato, il presidente vendette la società e rimasi disoccupato. Peccato, però va bene lo stesso». A 50 anni Angelo è una persona tranquilla e felice e si gode la parentesi di grande popolarità, vissuta soprattutto a Roviano il paese di 1.400 abitanti dove è nato e dove risiede.

«Tutti mi hanno fermato per strada, il telefono di casa ha squillato senza pause: davvero un momento molto bello, emozionante. Sedersi su una panchina di serie A rappresenta un sogno per qualsiasi allenatore, perciò vorrei ringraziare la Lazio e il mister Rossi che mi hanno regalato questa straordinaria occasione professionale».
Alla Lazio è arrivato 4 anni fa e, oltre degli Allievi, si è occupato della Berretti. «Ho pure preparato delle relazioni tecniche per la prima squadra, sono soddisfatto delle mansioni che svolgo e della considerazione della quale godo da parte di tutti». Tra i giovani ha sfornato il difensore Tuia, che Rossi ha portato in ritiro e sul quale molti sono pronti a scommettere. «Il lavoro con i giovani è diverso rispetto a quello che si svolge con i professionisti: più specifico e individuale perché occorre formare e plasmare il ragazzo. In prima squadra tutto il lavoro è finalizzato soprattutto al successo, ai tre punti da conquistare».
Da tifoso della Lazio a protagonista sulla panchina. «Roviano è un paese biancoceleste e anch’io sono cresciuto con la simpatia per questi colori. Mai, però, avrei immaginato di potermi sedere, un giorno, sulla panchina in serie A e vivere in prima persona l’emozione di un momento così impegnativo e felice. Ad ogni modo, ho seguito soltanto le indicazioni di Rossi al quale va il merito della preparazione della gara e dei suggerimenti in corso per cambiarne l’andamento». Scontata la squalifica, contro la Sampdoria, tornerà in panchina Delio Rossi e Crialesi riprenderà il lavoro con gli Allievi, ma presto dovrebbe diventare anche il responsabile di tutto il settore giovanile, in stretta collaborazione con la prima squadra. Crialesi, però, non fa proclami. «Sono a disposizione della Lazio, una società che mi ha fatto sentire importante. Farò quello che mi chiederà il presidente. Per me va già bene così».