Inghilterra, il The Guardian passa la Lazio ai Raggi X

Salutato positivamente il primo atto dei preliminari dei Champions League, per la Lazio è tempo di Serie A. Dopo un'esaltante stagione, i biancocelesti cercano conferma nell'annata del possibile ritorno nell'Europa che conta. Tra attesa, ambizioni e preoccupazioni in Inghilterra, il The Guardian, ha analizzato in maniera dettagliata la squadra con l'aquila sul petto. Il celebre quotidiano – che non è nuovo ad approfondimenti di questo tipo – è partito celebrando il cammino di una formazione costruita senza spese esagerate, ma capace di competere con chiunque fino a raggiungere un meritato terzo posto grazie al successo del San Paolo. Un risultato in grado di esaltare una politica societaria che preferisce i giovani talenti ai grandi nomi. Visione contrapposta al passato cragnottiano e perseguita anche in quest'estate con gli arrivi di Milinkovic-Savic, Hoedt, Morrison, Patric e Kishna. Una strategia sostenibile che ha portato i colleghi inglesi ad esaltare la figura del ds Igli Tare, che ha messo il talento individuale a disposizione del collettivo. Compito in cui non può esser tralasciata la mano di Stefano Pioli. Tecnico la cui scelta appariva inizialmente “poco entusiasmante” – come la definiscono Oltremanica – ma completamente ribaltata dall'abilità del parmense, in grado di unire alla flessibilità tecnica la gestione del gruppo, anche a livello motivazionale. Aspetto che ha portato giocatori come Felipe Anderson ad avere una nuova linfa. Di Pioli viene ripercorsa la carriera e la sua esplosione a Roma, che ha fugato ogni dubbio sulla sua capacità di imporsi in una grande piazza.

Alla causa della Lazio ha contribuito molto Antonio Candreva. L'esterno di Tor de' Cenci viene indicato dal portale come il giocatore chiave delle aquile. Grazie ai suoi cambi di velocità e direzione è diventato fondamentale non solo nello scacchiere di Pioli, ma anche nella Nazionale di Antonio Conte. Non a caso viene ricordato il suo cross per Balotelli nella vittoria in Brasile sull'Inghilterra. Tra i calciatori da osservare particolarmente viene invece inserito Filip Djordjevic. Il serbo, specie dopo l'infortunio di Miroslav Klose, è chiamato a caricarsi sulle proprie spalle l'attacco laziale dopo le nove reti dello scorso anno, magari con l'obiettivo di arrivare in doppia cifra. Ciò che è certo comunque, sempre per i britannici, è che l'adattabilità tattica consentirà alla squadra di Pioli di confrontarsi con i dispendiosi impegni di tre diverse competizioni. Questa caratteristica viene analizzata tra i differenti moduli proposti solitamente, in cui la costante è rappresentata dal lavoro degli esterni, interscambiabili e con la possibilità di accentrarsi e concludere verso lo specchio. Particolare attenzione viene rivolta anche ai terzini, compatti con i centrali in fase di non possesso ed arma in più in fase di spinta. Un assetto rodato in una formazione senza grandi cambiamenti rispetto allo scorso anno. La soluzione migliore per consentire ai nuovi di integrarsi al meglio e volare verso nuovi traguardi.