
Fiato sospeso per il Boa e la Champions
Archiviata con una vittoria, tanto difficile quanto pesante, la pratica Juventus, il Milan di Massimiliano Allegri si tuffa nell’atmosfera europea. La sfida al Tottenham, che si disputerà in quel di White Hart Lane mercoledì, ha un peso specifico determinante nella stagione dei rossoneri, è la prima vera notte da dentro o fuori.
Un Milan falcidiato dalle assenze, in particolar modo a centrocampo per gli infortuni di Pirlo ed Ambrosini, la squalifica di Gattuso e l’inutilizzabilità di Van Bommel ed Emanuelson, resta con il fiato sospeso in attesa di notizie su Kevin Prince Boateng. Sul ghanese, sostituito fra primo e secondo tempo ed accomodatosi in panchina con tanto di stampelle, facevano affidamento i tifosi rossoneri per mettere la grinta giusta per ribaltare la sconfitta rimediata a San Siro.
Decisamente fra i migliori in campo anche nella sfida dell’Olimpico di Torino, il “Boa” è uscito in seguito ad una spaventosa distorsione alla caviglia, conseguenza di un calcione fortuito rimediato da Felipe Melo. Rialzatosi, forse ancora in piena trans agonistica, ha chiuso la prima frazione di gioco continuando a spingere senza risparmiarsi, un sospiro di sollievo per i supporters del Diavolo, ricacciato in gola da quelle stampelle che spaventano.
Sembra che il ragazzo sia uscito per precauzione, con le stampelle mezzo per risparmiare al Principe sforzi inutili che ne avrebbero potuto peggiorare le condizioni. Ma fino ad esami specifici, i cui risultati dovrebbero arrivare nella giornata di oggi, a Milanello regnerà la suspance, con Allegri ansioso di scoprire se potrà averlo a disposizione contro il Tottenham, o se dovrà inventare l’ennesimo centrocampo della stagione.
Una perdita che avrebbe un impatto devastante sulle prospettive europee del Milan, Boateng è stata la vera nota positiva di quest’ultimo periodo, decisivo nella sfida al Napoli, convincente in quelle al Chievo ed alla Juventus. Un giocatore rientrato dopo due mesi d’assenza che è apparsa interminabile, quella per un giocatore capace di modificare in maniera determinante le dinamiche di una squadra efficace, ma a volte un po’ compassata senza i dirompenti inserimenti del numero 27.
A Londra ci sarà sicuramente Flamini, al suo fianco potrebbero agire: Thiago Silva, nuovamente adattato a centrocampo; Merkel, che non dovrebbe avere problemi a recuperare dal problemino fisico che l’ha fermato prima della Juve; Seedorf, sempre affidabile nelle sfide che contano, entrato con il giusto piglio contro i bianconeri.
La speranza, però, è che ci sia il Boa, con la sua dose di dinamismo, la grinta ed i lampi di genio che lo contraddistinguono. Tutti col fiato sospeso, quindi, in attesa di un responso che pende come una spada di Damocle sulle ambizioni europee del Milan, sempre grande in campionato questa stagione, ma mai convincente fino in fondo nella rincorsa alla “coppa dalle grandi orecchie”.





