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Passivo esagerato? Il Milan ha una squadra in più del BarçaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 19 aprile 2012, 20:00Primo Piano
di Matteo Calcagni
per Milannews.it

Passivo esagerato? Il Milan ha una squadra in più del Barça

Fiscalità, fatturati, stadi di proprietà: una litania continuamente rispolverata da Adriano Galliani, volta a rimarcare le differenze tra il calcio italiano e quello europeo. Competere con le grandi potenze estere appare quantomeno utopico, visto il gap tecnico e soprattutto economico da colmare, ma qualche accorgimento non sarebbe poi così irrealizzabile. Concentriamoci con il bilancio rossonero che, tramite assemblea degli azionisti, verrà approvato domani mattina: il passivo, nonostante un mercato certamente al risparmio, sarà di poco inferiore all'anno scorso. La causa è presto nota ed è identificabile negli ingaggi dei calciatori. E' vero che in Europa, almeno nei top club, i contratti sono mediamente più alti rispetto a quelli italiani, ma c'è una disparità sostanziale: l'ampiezza delle rose. Prendiamo, come termine di paragone, le quattro squadre attualmente in lizza nelle semifinali di Champions League. Il Barcellona ha una rosa di 22 giocatori, il Real ne ha 23, il Bayern Monaco 24 e il Chelsea 25. Il Milan, numeri alla mano, presenta un gruppo mastodontico di ben 33 calciatori: la media degli stipendi è di circa 2 milioni di euro, ma questo sovrannumero innalza incredibilmente il costo complessivo.

Se ci si uniformasse ai club esteri, con un numero di 25 giocatori circa, la società risparmierebbe più di 30 milioni lordi. Una cifra decisamente considerevole che, in tutta franchezza, renderebbe meno proibitivo il mercato in entrata. La rosa è così ampia per un motivo principale: la fragilità di alcuni elementi e l'intollerabile frequenza di infortunati. Ovviando a questa catastrofe, rivedendo in maniera radicale la preparazione atletica, il Diavolo potrebbe alleggerire sensibilmente i costi. Bisogna spezzare però una lancia nei confronti del Milan e delle altre formazioni italiane: i top club europei possono contare sulle cosidette "squadre B", dove militano sia riserve che i giovani talenti. Questi ultimi possono così maturare più rapidamente, confrontandosi contro professionisti e non soltanto contro pari età. Purtroppo in Italia riesce difficile attuare queste innovazioni, legandosi costantemente a vecchi dogmi, senza rendersi conto che il gap calcistico con il resto dell'Europa sta diventando insormontabile.