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Leonardi: "Chi vuol bene al Parma, domenica venga a Torino. Donadoni-Inzaghi? Ci teniamo il nostro tecnico"TUTTO mercato WEB
© foto di Andrea Ninni/Image Sport
lunedì 5 maggio 2014, 23:00News
di Vito Aulenti
per Parmalive.com

Leonardi: "Chi vuol bene al Parma, domenica venga a Torino. Donadoni-Inzaghi? Ci teniamo il nostro tecnico"

Intervenuto ai microfoni di Bar Sport, nota trasmissione in onda su Tv Parma, l'amministratore delegato del Parma Pietro Leonardi ha parlato dei temi di più stretta attualità in casa gialloblù, primo fra tutti l'attesissima trasferta di Torino.

Dopo il risultato di Lazio-Verona, la partita di Torino diventa ancora più importante per il Parma:
"Io penso che, indipendentemente da quello che sarà, questa è la prima vera partita della storia della società di Ghirardi. Questa è veramente la partita per eccellenza, quella che potrebbe lasciare un segno importante. Da stasera, o meglio, da due ore, siamo consapevoli che dovremo andare lì a fare la nostra finale. Non è una partita di campionato quella col Torino, è come se fosse una finale di coppa. Siamo consapevoli che questa partita potrebbe darci una grande soddisfazione dopo anni di sofferenze e sacrifici. Noi abbiamo ancora una volta la possibilità di far nostro questo obiettivo senza guardare agli altri risultati. Mi auguro che i tifosi capiscano questo momento di difficoltà e vengano a Torino a sostenerci. Penso che questo sia un ringraziamento doveroso per chi ha preso la società e l’ha portata a giocarsi l’Europa League”.

Qual è la situazione psico-fisica della squadra?
“E’ uguale a quella degli altri. Non è un fatto di stanchezza o calo di prestazioni: durante un campionato è logico che accadano certi momenti. Ripeto, domenica è fondamentale che ci siano i nostri tifosi, potrebbe essere importante se non decisivo il loro apporto per mascherare le difficoltà psicologiche che potrebbero esserci”. 

Quanto può pesare la tranquillità in una gara delicata come quella di Torino?
"Sarà importantissima. Il giocatore abituato a giocarsi qualcosa di importante, nel momento di difficoltà psicologica, tira fuori l'esperienza. Mi auguro che sia così, ci spero tanto".

Di questo Parma ci ricorderemo tra 20 anni?
“Ho già detto tempo fa che non bisogna raffrontare più il Parma attuale col Parma che è stato, saremmo i numeri uno dell’autolesionismo. Sappiamo quel Parma che potenzialità aveva e i risultati che riusciva a ottenere. Non so se lasceremo un segno nel tempo perché non sono un veggente, però il fatto di poter rappresentare questo pubblico che si distingue sempre e comunque ci deve inorgoglire. È da cinque anni che stiamo facendo sacrifici, ma totalizziamo 50 punti di media a campionato, facendo sempre molto bene. Non lo so se ricapiterà una situazione del genere, ma io sono fiducioso per il futuro. Sono convinto che domenica sarà una partita molto importante, perché può dare un bello slancio a questa società”.

Come vivi questa settimana così importante?
"La vivo diversamente rispetto a due ore fa, in maniera molto importante. Non è facile spiegare quello che si prova, però in questo momento qui siamo vicini ad un’impresa, anche se difficilissima. Due vittorie bastano, vivo questo momento con emozione incredibile. Sono abituato a soffrire, in passato ho sofferto tanto, ma anche questa squadra, a differenza di altre, ha dimostrato di essere abituata a soffrire. Chi è abituato a soffrire, vola alto”.

Nei giorni scorsi si è molto parlato di uno scambio di panchine tra Parma e Milan che coinvolgerebbe Donadoni e Inzaghi:
"Noi stiamo bene con Donadoni, però eventualmente non dobbiamo farci certo consigliare dal Milan. Gli allenatori ce li scegliamo da soli e siamo contenti di continuare a farlo".

Quindi c'è l'eventualità che Donadoni possa andar via il prossimo anno:
"Io sono convinto che con Donadoni, per la persona che è e per quanto è attaccato a questa società, non ci sia bisogno di parlare. È difficile sia per lui, che per me e per i giocatori lasciare il Parma, tuttavia sappiamo com’è il calcio. Tra qualche anno potrebbe esserci un ricambio, però se c’è una cosa certa è che il Parma non si fa consigliare da altri club. Mi disturba che i quotidiani sportivi possano dare questo genere di messaggio. Noi non facciamo fare le ossa agli allenatori, prendiamo quelli con le ossa già forti (ride, ndr)”.

Se potessi, chi toglieresti al Torino?
"Mi piacerebbe batterli con tutti quanti. L’altra volta abbiamo vinto per 3-1, e qualcuno ha detto che abbiamo vinto perché Ventura ha tolto Cerci e Immobile. Noi siamo per lo sport, vogliamo giocarcela. Se saranno più bravi, li applaudiremo, ma sono molto positivo".

Il raffronto Guidolin-Donadoni?
"Io non ho mai detto che Guidolin non è un bravo allenatore, ho solo detto che il migliore lavora nel Parma, perché difendo sempre e comunque quelli che vestono la maglia della squadra che io dirigo e rappresento".

Quanto c'è di tuo nell'accordo tra Parma ed Energy TI Group?
"Il merito è innanzitutto della lungimiranza di Ghirardi, che ha preso il Parma e ha investito delle risorse, ma se abbiamo trovato una realtà così importante che si è approcciata al Parma è merito anche dei giocatori. È molto importante che si valuti questo in termini positivi, ma non per Ghirardi, bensì per la comunità. Bisognerebbe accogliere quanto successo in maniera più positiva, senza fare illazioni o senza dare meriti a Leonardi. Voglio però concludere con un motto: tutti quelli che vogliono bene al Parma devono venire a Torino”.