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Bellucci su Samp-Arsenal: "Marassi stracolmo e quando Eriksson mi disse di scaldarmi..."

Bellucci su Samp-Arsenal: "Marassi stracolmo e quando Eriksson mi disse di scaldarmi..."TUTTO mercato WEB
© foto di Filippo Gabutti
mercoledì 15 aprile 2020, 19:08Altre Notizie
di Andrea Piras

L'ex attaccante della Sampdoria Claudio Bellucci ha ricordato in esclusiva per Sampdorianews.net la stagione '95-'96 e la semifinale di Coppa delle Coppe con l'Arsenal: "Rientrai in blucerchiato facendo qualche gol e giocai titolare contro il Porto, nel turno di Coppa delle Coppe. In semifinale incontrammo l'Arsenal, tra l'entusiasmo e la preoccupazione, perché in quel periodo i Gunners erano molto forti, da sempre una squadra di riferimento della Premier League. Era bello incontrare l'Arsenal, ma c'era timore perché avremmo affrontato una grandissima squadra a livello europeo. Penso che quel giorno sugli spalti di Marassi non ci fosse posto neanche per uno spillo, lo stadio era stracolmo, bellissimo. Eravamo quasi a fine stagione, quindi c'era un clima favorevole, un ambiente ideale. Partimmo subito con il piede giusto, Roberto Mancini fece un gol bellissimo: scattò sulla linea del fuorigioco e fece un pallonetto al portiere, che all'epoca uno dei più forti, David Seaman. Stavamo vincendo 1-0, stavamo giocando bene, in quel momento eravamo qualificati, ma nel secondo tempo l'Arsenal si rifece sotto con la rete di Ian Wright, un attaccante mitico, recordman di gol per i Gunners fino all'arrivo di Henry. Dopo aver incassato l'1-1 continuammo ad attaccare, ma il gol non arrivava. A 22 minuti dalla fine Eriksson mi chiamò e mi disse di andare a scaldarmi, e ricordo che durante il riscaldamento nella mia mente mi ripetevo 'pensa se entro e faccio gol... entro, faccio gol e passiamo il turno...'. Ripenso a tutto questo mentre ho davanti le foto di quella sera, qui a casa mia a Roma, e rivivo quella partita come fosse un film. A pochi minuti dalla fine il mister mi fece entrare, c'era una punizione dal limite dell'area.

Sul pallone andarono, giustamente, Mancini e Mihajlovic, mentre io ero a lato della barriera per andare sulla respinta del portiere, speravo in qualche palla da rubare in area. Alla battuta andò Mihajlovic che prese la barriera, la palla tornò a Mancini che calciò in porta, io ero sulla traiettoria del tiro, al limite del fuorigioco, e feci gol di testa, prendendo in controtempo il portiere. In quei due minuti non capii niente. Segnai sotto la gradinata Nord e mi ritrovai sdraiato sotto la Sud, dopo una corsa di 100 metri senza maglia, con le lacrime agli occhi, perché era il sogno di un ragazzino che si avverava, portare la Samp in finale. Quello che pensavo durante il riscaldamento era diventato realtà. L'Arsenal però iniziò ad attaccare, tutti i giocatori offensivi erano in campo. Ricordo che ci fu un contropiede in cui Evani lanciò Lombardo, lui portava palla sotto i distinti verso la gradinata Nord ed io scattai sulla linea del fuorigi.co. Attilio mi passò il pallone, io anticipai il portiere in uscita e segnai il mio secondo gol, quello del 3-1. Anche lì ci furono degli attimi in cui non ci potevo credere. Nella telecronaca della gara Carlo Nesti, ad un minuto dalla fine, disse 'Bellucci porta in finale la Samp', un episodio che finì perfino su Striscia la Notizia tra le gufate dell'anno... La partita ormai era finita ma ci fu una punizione da 25-30 metri e purtroppo l'Arsenal riuscì a segnare sfruttando una disattenzione di Zenga, disattenzione che ammise anche lui: prese gol sul suo palo da Schwarz, un giocatore forte che andò poi alla Fiorentina, ma la sua punizione non era irresistibile. Si replicò così il risultato dell'andata".

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