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Minotti: "Il Parma del 1999 faceva paura, il gol a Wembley è indimenticabile"

Minotti: "Il Parma del 1999 faceva paura, il gol a Wembley è indimenticabile"TUTTO mercato WEB
© foto di Giovanni Padovani
martedì 12 maggio 2020, 22:57Altre Notizie
di Andrea Piras

L'ex centrocampista del Parma Lorenzo Minotti ha ricordato ai microfoni di Sky Sport i trionfi degli anni novanta: "Il club ducale è stato protagonista negli anni Novanta - riporta ParmaLive.com però bisogna dire che ci sono stati due Parma diversi: prima c'è stata la favola di Scala, poi invece è stata creata una squadra di grandissimo livello. Dal punto di vista della caratura dei giocatori, la squadra che ha vinto la Coppa UEFA nel 1999 faceva paura".

Quello segnato a Wembley nella finale di Coppa delle Coppe è il tuo gol più bello in assoluto?
"Indubbiamente: è un gol indimenticabile, sia per la sua importanza sia dal punto di vista tecnico. Rimane la cartolina perfetta della mia carriera. Di quel gol ho un ricordo ben preciso: nel momento in cui la palla è arrivata in area, ho avuto una sorta di flashback: ho avuto il tempo di pensare a tutti gli insegnamenti avuti da bambino. E' stato proprio un momento in cui mi si è illuminata la mente".

Cosa è successo all'Hotel di Hyde Park dopo la vittoria con l'Anversa?
"C'è stata una cena, una festa. C'erano le famiglie, le mogli, abbiamo avuto l'opportunità di vivere un momento di gioia tutti assieme. In realtà c'era anche un'altra festa in un altro albergo, la Parmalat aveva invitato tanta gente per quella finale. Io e altri miei compagni ci andammo per mostrare la coppa".

Qual è l'aneddoto più divertente che hai su Asprilla?
"Ce ne sarebbero da raccontare tantissimi su di lui. Però io sono solito raccontare questo qui: lui si unì a noi in ritiro in Brasile per conoscere il gruppo. Noi ci divertivamo tutto il giorno: facevamo bagni e giocavamo a beach volley. Tino invece non usciva mai dalla camera, stava sempre all'ombra, non si toglieva mai la maglia. E allora io pensavo: 'Chissà cosa pensa di noi, magari crede che non siamo dei professionisti seri'. Poi invece la realtà ci ha smentito e le parti si sono invertite (ride, ndr)".

Asprilla è una sorta di Pogba attaccante?
"Come struttura gli assomiglia, però Tino aveva una capacità di corsa impressionante. Era uno spettacolo vederlo giocare, anche in allenamento era immarcabile. Purtroppo nella finale del 1993 non giocò, da allora si incrinò un po' il rapporto con Scala. Però fu lui a trascinarci verso la finale. C'è una partita che è un po' la sua fotografia, ed è quella col Torino: vincemmo 3-0 e lui fece gol di testa, di sinistro e di destro. Insomma, sfoderò tutto il suo repertorio. Tra l'altro era marcato da Tarzan Annoni, che non era di certo uno dei difensori più 'comodi'"

Osio dice che dovresti ringraziarti per il gol di Wembley.
"E' lui che mi fa l'assist. Il Sindaco fu determinante, fece anche una giocata decisiva per il gol del 2-1. Lì capimmo veramente che avremmo potuto portare la coppa a Parma".

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